È morto ieri a New Tork, Jonathan Demme, regista, produttore e sceneggiatore americano. Aveva 73 anni ed era ammalato da tempo. Incline a raccontare storie drammatiche e anticonvenzionali, Demme ha segnato la storia del cinema con “Il silenzio degli innocenti per poi raccontare vicende più intime, sempre molto attuali. Ha realizzato numerosi documentari dedicati al mondo della musica, della radio popolare e della politica. Un artista eclettico, uno dei grandi registi del cinema americano.
Figlio di un’attrice e di un albergatore, Demme esordì come critico cinematografico a Miami per poi passare alla sceneggiatura insieme a Roger Corman. Le esperienze nella scrittura cinematografica lo spinsero presto a confrontarsi con la regia: Il capolavoro che gli ammiratori di Demme stavano aspettando arrivò nel 1991, quando il regista realizza “Il silenzio degli innocenti”, per il quale vince anche l’Oscar per la miglior regia dell’anno. Un successo che replicherà l’anno successivo con “Philadelphia”, film che varrà a Tom Hanks il suo primo Oscar.
L’ultimo film da regista di Jonathan Demme – “Dove eravamo rimasti” – è datato 2015. Nello stesso anno si segnala la sua presenza alla Mostra del Cinema di Venezia come Presidente della sezione “Orizzonti” (ansa-mymovies)