A un certo punto ha rischiato persino la pena di morte. Ma il processo cui è stato sottoposto Ahmed Abba, giornalista camerunense di Radio France Internationale, ha rappresentato comunque una grottesca messinscena giudiziaria. Il 20 aprile Abba è stato condannato a 10 anni per non aver denunciato atti di terrorismo e per aver riciclato proventi derivanti da attività legate al terrorismo. Dalla terza accusa, apologia di terrorismo, è stato assolto.
Abba era stato arrestato il 30 luglio 2015 a Maroua mentre stava svolgendo ricerche sulla presenza del gruppo armato islamista Boko haram nel nord del Camerun. Per i primi tre mesi era stato tenuto in isolamento in un centro di detenzione dei servizi segreti e sottoposto a tortura. Il processo, celebrato di fronte a un tribunale militare, è iniziato il 29 febbraio 2016 ed è stato caratterizzato per 14 mesi da tutta una serie di irregolarità, tra cui il rifiuto di ascoltare testimoni della difesa e l’impossibilità per l’avvocato di avere accesso ai principali documenti dell’accusa.
L’avvocato di Abba ha annunciato il ricorso in appello.