Rivela 8761 documenti che inchiodano la CIA e altre agenzie di spionaggio di hackerare telefoni, computer, e smart tv
Pino Salerno
Wikileaks ha colpito ancora, questa volta mettendo in fortissimo imbarazzo le agenzie di intelligence americane. Si tratta, secondo Wikileaks, il sito creato da Julian Assange, della più grande diffusione di documenti confidenziali della Cia mai avvenuto. Negli 8761 documenti resi pubblici da Wikileaks ci si concentra soprattutto sulle tecniche di hackeraggio, ad esempio su comte trasformare un apparecchio televisivo smart in uno strumento di sorveglianza.
I documenti diffusi in queste ore da Wikileaks, cataloghi come “Vault 7”, sollevano di nuovo molti interrogativi sulla capacità delle agenzie di spionaggio americane di proteggere i documenti segreti nell’era digitale. Essi fanno seguito alla rivelazione dei documenti riservati sull’Afghanistan e l’Iraq da parte di Chelsea Manning nel 2010 e sulla NSA, l’Agenzia della Sicurezza nazionale, e sulla GCHQ, il Government Communications Headquarters britannico, da parte di Edward Snowden nel 2013.
Vediamo in sintesi cosa rivelano i documenti: 1. La Cia ha hackerato smartphones e comupter; 2. Il Consolato Usa a Francoforte, il più grande del mondo, è la base di una “struttura informativa compartimentalizzata sensibile” che ha usato specialisti informatici della Cia e di altre agenzie di intelligence americane; 3. Un programma denominato “Weeping Angel”, l’Angelo che piange, descrive come attaccare l’apparecchio televisivo Samsung F800 in modo tale che sembri spento ma che in realtà viene utilizzato per controllare.
Secondo WikiLeaks, ai pirati informatici della Cia operativi a Francoforte nel cosiddetto “Center for Cyber Intelligence Europe” o Ccie vengono forniti passaporti diplomatici e copertura del dipartimento di Stato. Una volta arrivati all’immigrazione tedesca, sono tenuti a dire che si trovavano nel Paese per fornire “consulenza tecnica al consolato”. Una volta messo piede in Germania, gli hacker possono poi spostarsi senza più controlli all’interno dei 25 Paesi europei che sono parte dello spazio di libera circolazione di Schengen e di cui fanno parte, ricorda WikiLeaks, anche Francia, Italia e Svizzera. Così facendo sono in grado di realizzare cyber-attacchi anche offline.
Jonathan Liu, uno dei portavoce della Cia, non ha voluto confermare se i documenti rilasciati da Wikileaks siano accurati e veritieri, anche se il sito pubblica una lunghissima serie di materiale autentico. “Non abbiamo nulla da commentare sull’autenticità o sul contenuto dei presunti documenti riservati”, ha detto Liu. Ma si capisce che i documenti sono very dalla caccia al diffusore che si è aperta poco dopo la pubblicazione. Queste rivelazioni si innestano in una fase decisamente pericolosa delle relazioni tra il presidente degli usa Trump e le agenzie di intelligence, coinvolte già pesantemente nello scandalo del presunto inquinamento delle elezioni da parte di hacker russi, allo scopo di influenzare negativamente la corsa di Hillary Clinton.
Di fatto, le recentissime rivelazioni rinnovano il sospetto che la Russia sia ancora la responsabile e fanno crescere il timore che essa possa e voglia influenzare le elezioni francesi in aprile e maggio e tedesche in settembre. Secondo Julian Assange, l’inventore di Wikileaks, le rivelazioni sono “eccezionali, dal punto di vista politico, giudiziario e giuridico”.