Khudayberdy Allashov è un giornalista indipendente che collabora col servizio in lingua turkmena di Radio Free Europe / Radio Liberty. Con lo pseudonimo Mekan Tashkiyev, ha denunciato più volte le periodiche crisi alimentari, il ritardo nel pagamento dei salari e il ricorso al lavoro forzato nella raccolta del cotone. Per ridurlo al silenzio, le autorità del Turkmenistan (lo stato dell’ex spazio sovietico dell’Asia centrale impenetrabile al mondo esterno, dove la censura è totale e la tortura è la regola) hanno usato molta fantasia.
Il 3 dicembre 2016 Allashov, sua madre e sua moglie sono stati arrestati nella loro abitazione della provincia di Dashoguz, nel nord del paese, per “possesso di tabacco da masticare”. La “prova del reato” è stata acquisita durante la perquisizione dell’appartamento. La moglie è stata rilasciata il giorno stesso. Allashov e la madre sono stati rinviati a processo. Il 15 febbraio sono stati condannati a tre anni, con la condizionale, e subito rilasciati.
Sebbene la masticazione del tabacco sia un’abitudine alquanto diffusa in Turkmenistan, il possesso, l’uso, la vendita, la conservazione, il trasporto e la coltivazione sono vietati dal codice penale.
Tuttavia, Allashov è stato il primo “spacciatore” ad andare sotto processo: guarda caso, proprio un giornalista indipendente, che dopo aver rischiato fino a sette anni di carcere si ritrova libero con la condizionale solo perché le organizzazioni per i diritti umani hanno appreso del suo caso e hanno iniziato a inviare appelli al govrno turkmeno per chiederne la scarcerazione.