Martedì 7 marzo, alla vigilia della Giornata internazionale della donna, la sala “Walter Tobagi” della Federazione nazionale della stampa italiana ospita l’iniziativa “Tante Quanti: giornaliste in campo per la democrazia paritaria” promossa dalla Commissione pari opportunità della Fnsi. «Una giornata di riflessione – spiega la Commissione pari opportunità – sulla democrazia paritaria, senza dimenticare il diritto di cronaca e le querele temerarie».
All’iniziativa, in programma a partire dalle ore 11, parteciperanno, insieme con la Cpo, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli; la presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni; la presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Paola Spadari; la giornalista di Cumhuriyet Gazetesi, Ceyda Karan; le colleghe Federica Angeli e Lilli Mandara; Francesca Cipriani, Consigliera Nazionale di Parità; Linda Laura Sabbadini, Statistica sociale; Marisa Rodano, Accordo di Azione Comune per la democrazia paritaria.
Nel corso dell’incontro verranno trattati temi quali la riforma dell’articolo 51 della Costituzione, le quote di lista e la doppia preferenza di genere per le elezioni nelle amministrazioni locali, la legge Golfo-Mosca che ha raddoppiato la presenza di donne ai vertici delle società quotate. «Un percorso, quello per la democrazia paritaria, che attende ora la prova cruciale della nuova legge elettorale, con la forte richiesta dell’associazionismo femminile di estendere anche al Senato le norme antidiscriminatorie introdotte nell’Italicum», prosegue la Cpo Fnsi.
All’ordine del giorno, poi, l’impegno a ottenere il riequilibrio della rappresentanza di genere anche negli organismi di categoria, a partire dal sindacato, nella convinzione che la lotta alle discriminazioni passi anche attraverso il riconoscimento del diritto ad essere equamente rappresentate, e «con l’occasione – anticipa ancora la nota della Commissione –, mentre non si attenuano purtroppo gli attacchi sessisti alle donne più esposte sulla scena pubblica, vogliamo ricordare che non va abbassata la guardia a difesa delle croniste minacciate, costrette a vivere sotto scorta, intimidite con querele temerarie, offese e insultate sul web, o vittime della repressione nei regimi autoritari che imbavagliano la libertà di informazione».
In vista delle manifestazioni organizzate, anche in Italia, per la Festa della donna, la Cpo Fnsi si schiera infine al fianco delle donne e delle lavoratrici, ancora troppo discriminate, vittime della violenza maschile e della precarietà, della disoccupazione e delle carenze del welfare, del divario di genere negli stipendi, nelle carriere, nelle pensioni. «Le giornaliste e i giornalisti della Commissione pari opportunità della Fnsi – chiede la Cpo – esortano i colleghi a illuminare il più possibile le lotte, le denunce, le iniziative programmate per l’8 marzo, e di tenere accesi questi riflettori tutto l’anno. Perché troppo spesso le notizie che riguardano la condizione delle donne, i loro problemi e bisogni, scompaiono dai radar dell’informazione».
In Italia e in altri 40 Paesi, infatti, il movimento “Non una di meno” ha proclamato per l’8 marzo uno “sciopero delle donne”: «L’invito a tutti i colleghi, per dimostrare la nostra vicinanza alle ragioni della protesta, è di scriverne il più possibile, di fare informazione, di non oscurare la protesta. Di non ridurla a “colore”. Di non relegarla in colonnini a piè di pagina», conclude la Cpo Fnsi.