Troia, dimmi dove stai che sto venendo”.
Sono inaccettabili le minacce di un consigliere comunale pugliese, nei confronti della brava e coraggiosa collega Marilù Mastrogiovanni.
Come Articolo 21 chiediamo che le inchieste di Marilù vengano rilanciate perché se hanno minacciato lei, con questa vergognosa forza, nulla potranno fare se saremo tutti insieme a darle forza.
Marilù non è sola, Marilù quotidianamente cerca di fare solo ed unicamente il proprio lavoro e noi abbiamo il dovere di starle accanto.
La Puglia, da tempo, è considerata come una regione “immune” dalla presenza mafiosa. Marilù sta cercando, con il proprio lavoro, di dimostrare il contrario, con denunce precise, circostanziate e soprattutto con nomi e cognomi.
Sempre insieme per la legalità, per il giornalismo libero e contro qualsiasi tipo o forma di minaccia.
La scorta mediatica, fare realmente squadra, farà loro sentire forte la presenza di tutti accanto a Marilù, allora la proteggeremo realmente e, soprattutto, proteggeremo l’articolo 21 della Costituzione. Con Marilù, non la fermerete, non ci fermerete!