Sotto il Ponte di Castel Sant’Angelo, organizzazioni note della società civile come Medici Senza Frontiere, A buon diritto, Amref, Arci nazionale, Baobab Experience, Centro Astalli, CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati, Comitato 3 Ottobre, Intersos, Legambiente Onlus, MEDU – Medici per i Diritti Umani, R@inbow for Africa – R4A, Save the Children, Sea-Watch, Terre des Hommes. Nei cinque minuti di video che vi propongo, il racconto- intervista di Adama, un rifugiato dal Mali, approdato in Italia col barcone sette anni fa. Oggi fa il mediatore culturale a Napoli per aiutare chi è stato costretto a fuggire dalla disperazione dopo di lui. E il commento alla politica italiana ed Europea sull’immigrazione di Riccardo Noury, portavoce in Italia di Amnesty International.
Sono le stesse associazioni che hanno contestato il decreto Minniti sull’emigrazione, sul quale il governo ha posto oggi la fiducia al senato.Le stesse che avevano marciato sabato scorso nelle strade di Roma contro le politiche dei muri e per un’Europa dell’accoglienza e che nel pomeriggio dello stesso giorno si sono date appuntamento sulla riva del Tevere per la manifestazione #NOTMYEUROPE. Ai capi di Stato e di governo ospiti della Capitale hanno chiesto un approccio più umano e accogliente verso chi fugge da guerre, persecuzioni o povertà.
“Muri, blocchi e accordi disumani con paesi in Africa, Asia e Medio Oriente condannano persone in cerca di sicurezza a viaggi sempre più spesso mortali o le respingono verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle – dichiarano le organizzazioni –. Il destino di migranti e rifugiati ci riguarda. La strage nel Mediterraneo deve finire, attraverso l’apertura immediata di canali d’ingresso regolare e protetto. Mostriamo ai leader l’altra faccia dell’Europa, che vogliamo accogliente e solidale“.