Quando Enzo Bianco è stato eletto Sindaco ha decapitato l’Ufficio Stampa del Comune, affidandone la gestione a un suo privato dipendente, Giuseppe Lazzaro Danzuso. Assunto come consulente di Asec Trade, guadagna più del Presidente della società partecipata.
“La comunicazione istituzionale non va in alcun modo confusa con la propaganda politica e non può ridursi all’esaltazione acritica dell’attività delle singole amministrazioni. Si tratta di rendere un servizio ai cittadini e non di farsi pubblicità”. Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica.
Nel 1797, conclusa la campagna d’Italia, Napoleone Bonaparte mise in stampa “le Courier de l’armée d’Italie” un giornale di propaganda che raccontava le mirabili imprese e la magnificenza del generale francese. È l’inizio dell’autocelebrazione, della propaganda di sé stesso in età moderna. Il cesarismo che travolge la repubblica.
Chi l’avrebbe mai detto che proprio il sindaco di Catania, dopo duecentoventi anni, avrebbe preso esempio da quel “patriota francese in Italia” per impostare la propria strategia comunicativa?
I colpi di stato, da che mondo è mondo, hanno una loro ritualità. Il primo atto degli eserciti golpisti è attaccare sedi di giornali e televisioni. Quando nell’estate del 2013 Enzo Bianco è entrato da Sindaco, per la quarta volta, a Palazzo degli Elefanti, prima d’ogni altra cosa ha decapitato l’Ufficio Stampa del Comune prendendo in ostaggio l’intera comunicazione istituzionale dell’ente.
Salvatore Di Guardo, addetto dell’Ufficio Stampa, è stato spedito nella sede della Terza Municipalità. Sebastiano Molino, storico capo dell’Ufficio Stampa è stato estromesso dagli uffici del Municipio e senza poter svolgere l’attività di giornalista è stato trasferito prima allo sport e poi all’URP. Di ciò si stanno occupando i tribunali.
Da quell’estate l’Ufficio Stampa del Comune di Catania non ha più un capo. A occupare la scrivania che fu di Molino c’è Francesca Pavano, Istruttore Amministrativo di Categoria C ma auto-definitasi, mezzo stampa, Capo Redattore. I comunicati che escono dall’Ufficio Stampa non riportano, contravvenendo alla legge e a ogni logica di trasparenza, alcuna firma. Un signore sui sessant’anni, al posto degli impiegati pubblici, coordina la comunicazione dell’amministrazione comunale: Giuseppe Lazzaro Danzuso. Insieme a lui Giovanni Iozzia, poi nominato dalla Provincia portavoce del Sindaco Metropolitano tra le proteste delle forze politiche e dei sindacati di base… Continua su isiciliani