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8 marzo. Amnesty: i governi proteggano le donne che difendono i diritti umani

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Sebbene siano trascorsi 18 anni dall’adozione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani, non si è assistito sinora ad alcun significativo passo avanti: i difensori dei diritti umani, in ogni parte del mondo, continuano ad affrontare quotidianamente numerosi pericoli, ha dichiarato Amnesty International in occasione della Giornata internazionale della donna. In particolare, le donne che difendono i diritti umani, affrontano rischi aggiuntivi sia per il loro genere che per i diritti che rivendicano. Coloro che difendono i diritti umani, come Berta Càceres, il cui anniversario della morte ricorre in questi giorni, continuano a essere minacciate, torturate, incarcerate, violentate e uccise. Secondo i dati di FrontLine Defenders, nel 2016 sono stati uccisi 282 difensori dei diritti umani in 25 paesi nel mondo. Di questi 282, 39 erano donne che difendevano i diritti umani.

Come Berta Càceres, coraggiosa difensora dei diritti umani e dell’ambiente, assassinata nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2016, in Honduras, che aveva vinto nel 2015 il Premio Goldman per l’Ambiente, il più alto riconoscimento assegnato ai difensori dei diritti dell’ambiente per le vittorie conseguite nel proprio contesto comunitario. Da anni, insieme al Consiglio civico delle organizzazioni indigene e popolari di Honduras (COPINH), conduceva una campagna contro la costruzione di una diga idroelettrica che minaccia il territorio del popolo nativo Lenca. In occasione dell’anniversario della sua morte, Amnesty International ha inviato all’Ambasciatore dell’Honduras in Italia le oltre 11.000 firme raccolte per chiedere giustizia sulla sua uccisione.

É urgente che i governi inizino a legittimare pubblicamente il ruolo centrale delle difensore dei diritti umani nella realizzazione di tutti i diritti umani e assicurino loro protezione. Perché non ci siano più donne che muoiano per aver difeso i diritti umani, Amnesty International Italia vuole dedicare la Giornata dell’8 marzo a cinque donne quest’anno: Bibata Ouedraogo, una difensora burkinabè che lavora per la promozione dei diritti delle donne; Su Changlan; una difensora cinese accusata di incitamento alla sovversione contro lo stato; Eren Keskin, un’avvocata turca che difende i diritti umani; Máxima Acuña, una contadina peruviana che si batte per difendere il suo territorio dalla costruzione di una miniera; Helen Knott, una portavoce delle comunità native canadesi di Peace River Valley che si oppongono alla costruzione di una diga idroelettrica sui loro territori ancestrali.

Tutte donne che hanno deciso di dedicare la loro vita alla battaglia quotidiana per la realizzazione dei diritti umani di tutte e di tutti noi. Tutte donne coraggiose che vengono minacciate, vessate, insultate, umiliate, censurate, marginalizzate, picchiate, imprigionate, perseguitate penalmente per il loro lavoro in difesa dei diritti umani; per aver sfidato gli stereotipi di genere, le strutture del potere e del profitto, le norme sociali e i valori patriarcali, religiosi e tradizionali; per aver rivendicato i diritti sessuali e riproduttivi e i diritti ambientali e dei popoli nativi.

In occasione della Giornata internazionale della donna, attiviste e attivisti di Amnesty International Italia saranno presenti in numerose piazze delle principali città. Dall’8 marzo e sino a metà maggio, l’organizzazione mobiliterà la società civile per realizzare fiori di carta, gesto simbolico di solidarietà con le difensore dei diritti umani, e per firmare la petizione rivolta al governo italiano online su www.amnesty.it/8marzo affinché riconosca il ruolo di coloro che difendono i diritti umani e si adoperi con azioni concrete a favore delle donne legittimandole, proteggendole e promuovendo il loro lavoro di difesa dei diritti umani in Italia e all’estero.

Anche le scuole che partecipano al progetto “Scuole amiche dei diritti umani” (https://www.amnesty.it/scuole/le-scuole-amiche-dei-diritti/) e le scuole secondarie di secondo grado vicine ad Amnesty International approfondiranno i diritti delle donne attraverso incontri, laboratori ed eventi e si attiveranno realizzando l’origami simbolo della giornata.

Inoltre, dall’8 al 12 marzo in 50 città italiane, accanto ad Amnesty International Italia ci sarà Altromercato – la maggiore organizzazione del Commercio Equo e Solidale nel nostro Paese –  per parlare insieme di diritti delle donne di tutto il mondo, nell’ambito della campagna sociale “Insieme creiamo #unaltrovivere”. Tante le iniziative, incontri, eventi e proiezioni di film e documentari, nelle piazze e nelle Botteghe Altromercato aderenti. Prodotto simbolo della collaborazione sarà il cioccolato biologico ed equosolidale Mascao: acquistando le tavolette di cioccolato Mascao Altromercato bio al latte e fondente 70% si potranno, infatti, sostenere concretamente le cause di Amnesty International.


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