NEW YORK – Il dipartimento della Sicurezza interna Usa ha presentato ieri nuove linee guida in materia di detenzione ed espulsione degli immigrati irregolari residenti sul territorio statunitense.
Le nuove disposizioni, anticipate lunedi’ dalla stampa Usa, “non hanno come obiettivo l’avvio di una deportazione di massa”, si e’ affrettata a ribadire la Casa Bianca, senza pero’ placare la prevedibile ondata di proteste da parte delle associazioni per i diritti dei migranti. Stando a queste ultime, le nuove direttive volute dall’amministrazione presidenziale causeranno “abusi da parte delle autorita’ per soddisfare l’obiettivo del presidente Trump di rafforzare i controlli ai confini”. Le direttive accelerano le procedure di espulsione per determinate categorie di immigrati clandestini, a partire da quelli macchiatisi di reati e frodi ai danni dello stato sociale; prevedono, tra l’altro, l’assunzione di 10 mila nuovi agenti di polizia e 5 mila guardie di confine, oltre all’ampliamento della superficie delle strutture di detenzione temporanea e l’avvio dei lavori del muro al confine con il Messico, un progetto che stando alle stime dell’amministrazione presidenziale costera’ in tutto 21 miliardi di dollari. Di fatto, sottolinea il “Wall Street Journal”, il cambio di politica in materia di immigrazione clandestina e’ palese gia’ dall’inizio del mese, quando centinaia di immigrati irregolari colpevoli di varie tipologie di reato sono stati fermati dalle autorita’ e trattenuti in stato di detenzione, anziche’ essere semplicemente identificati e rimessi in liberta’ con un provvedimento di sospensione della pena, come da comune pratica della precedente amministrazione Obama. La precedente amministrazione aveva limitato le espulsioni alle categorie di immigrati contemplate dalle “liste prioritarie”.
L’amministrazione Trump ha confermato, almeno per ora, il programma che tutela gli immigrati giunti negli Usa minorenni; per il resto, pero’, ha gia’ avvertito che qualunque immigrato residente clandestinamente negli Usa rischia l’espulsione: “Se nell’esercizio del nostro dovere e alla ricerca di un criminale privo di permesso di soggiorno dovessimo trovare nella stessa abitazione un immigrato irregolare, non potremmo ignorarlo”, ha dichiarato Thomas Homan, direttore ad interim Immigration and Customs Enforcement agency, in una intervista concessa nella giornata di ieri. “Dovremo valutare la situazione caso per caso, e stabilire se inserire quella persona nella lista per le procedure di espulsione”. Il “New York Times” sostiene che le nuove direttive causeranno un aumento sensibile delle espulsioni, e torna a rivolgere pesanti accuse all’amministrazione Trump; rea, secondo il quotidiano, di aver varato le nuove misure per “pubblicizzare i reati commessi dagli immigrati irregolari, sottrarre loro le tutele della privacy, assumere nuovi agenti di polizia ed erigere nuove strutture detentive”.