«Il velo sempre, sempre, sempre?» «Anche quando dormi?» «Anche quando fai la doccia?» A Takoua Ben Mohamed, graphic journalist e sceneggiatrice, autrice del libro “Sotto il velo” (Edizioni Beccogiallo, 2016), quando pensa alle domande che hanno posto a lei, ma che in genere vengono poste a tutte le ragazze velate, scappa un sorriso. «D’altra parte – dice – la gente è curiosa…». Parte da qui la sua attività di illustratrice, che ha l’obiettivo di diffondere – in maniera “leggera” – il messaggio interculturale e far riflettere sugli stereotipi generati dall’incontro con il diverso. Insomma, prendersi un po’ meno sul serio si può. E chissà magari può servire ad accorciare la strada verso l’altro. A lei è riuscito, visto che all’inizio, appena arrivata in Italia, non conoscendo la lingua italiana, comunicava così con gli insegnanti.
Takoua Ben Mohamed, 26 anni, tunisina di origine, ma cresciuta a Roma, ha fatto del fumetto la sua passione e professione. Ne parlerà domani sera, alle 20.30, al Centro culturale San Paolo (viale Ferrarin 30) di Vicenza. Con la sua matita ha raccontato la Tunisia attraverso la lente della Primavera araba, l’attentato al Bardo, ha raccontato il conflitto in Siria e il dramma della Palestina.
Figlia di un rifugiato politico – costretto a scappare dalla Tunisia dopo aver partecipato ad alcune manifestazioni (2010-2011) contro l’allora presidente Ben Ali -, Takoua è diventata attivista in associazioni giovanili, culturali e umanitarie. A soli 14 anni aveva avviato il progetto “Il fumetto intercultura”, che oggi si articola in una pagina Facebook, un sito e un blog. Scrive di islamofobia, razzismo, violenza contro le donne, racconta la disinformazione sull’Islam e promuove il dialogo, l’apertura mentale e la conoscenza reciproca. «Il fumetto è sia immagine che parola, per questo può essere molto efficace», ha detto nel suo intervento a TEDxMatera nel 2014. Takoua ha vinto parecchi riconoscimenti, ha esposto al Quirinale, presentato “Il fumetto intercultura” alla Camera e ha partecipato al Festival internazionale del giornalismo di Perugia.
L’evento del 21 febbraio rientra nell’ambito del percorso “Città migranti”, un ciclo di quattro incontri formativi sulle migrazioni organizzati a Vicenza da “Non dalla Guerra”, “Presenza Donna”, Centro culturale “San Paolo”, “Incursioni di pace-Rete progetto pace Vicenza”.
La giornalista, in questi giorni, ha già avuto modo di incontrare i ragazzi degli Istituti superiori “V. E. Marzotto”, “L. Luzzatti” e “G.G. Trissino” di Valdagno, IIS “Ceccato” di Montecchio Maggiore e il liceo “De Fabris” di Nove.
Per conoscere Takoua: ilfumettointercultura.wordpress.com/