Il 7 febbraio scorso un operaio della fabbrica Sevel di Atessa ( Chieti), addetto alla Catena UTE 1 montaggio, ha chiesto ripetutamente di poter andare al bagno, ma gli e’ stato vietato ed e’ stato costretto cosi’ a farsi la pipi’ addosso. Si tratta di un fatto grave che lede la dignita’ di una persona e tramite lui dell’intera classe lavoratrice di questo stabilimento, che con 6.500 dipendenti è la più grande fabbrica italiana della Fca.
E’ ora che il governo richiami il gruppo diretto da Marchionne e della famiglia Agnelli-Elkann al rispetto della dignita’ dei suoi lavoratori
La vicenda – prosegue Sinistra Italiana – non puo’ essere sottovalutata: nella piu’ grande fabbrica italiana i ritmi e i carichi di lavoro arrivano al punto di costringere un operaio a fare i propri bisogni addosso per non lasciare il suo posto di lavoro alla catena di montaggio, cose che pensavamo lasciate appartenere alla fase primitiva dello sfruttamento della forza lavoro da parte di un capitale avido e disumano.
La democrazia non puo’ fermarsi davanti ai cancelli di una fabbrica- conclude Sinistra Italiana – e anche alla catena di montaggio i lavoratori non devono essere umiliati.