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Da Repubblica a Le Figaro, l’appello per la liberazione di Deniz Yücel

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Un appello per la liberazione di Deniz Yücel, corrispondente del quotidiano tedesco Die Welt, in carcere da più di una settimana, è stato lanciato in contemporanea da Repubblica e da altri sei quotidiani europei che hanno dedicato ampio spazio alla vicenda che noi di Articolo 21 avevamo raccontato nei giorni scorsi.
Yücel è accusato di essere un membro di un’organizzazione terroristica, dopo la segnalazione di alcuni messaggi di posta elettronica relativi alle attività di un ministro e uno stretto collaboratore del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Con una sola voce, i sette giornali hanno espresso la loro piena solidarietà al collega di Die Welt.
El País in Spagna, Le Figaro in Francia, La Repubblica in Italia, Le Soir in Belgio e la Tribune de Genève / 24 ore e il Tages Anzeiger in Svizzera hanno pubblicato l’appello per chiedere la scarcerazione di Deniz. Questi sette giornali cooperano nel quadro dell’Alleanza dei principali quotidiani europei (LENA). Questa rete di grandi gruppi editoriali lavora a stretto contatto e si basa su valori europei comuni, tra cui la libertà di stampa e di opinione.
“Stiamo pensando con i nostri colleghi tedeschi”, ha dichiarato Javier Moreno, ex capo redattore di El País e membro autorevole di Lena “di animare una grande iniziativa per Deniz”.
“Apprezziamo il sostegno dei nostri colleghi europei in questo momento difficile” è stata la risposta di Ulf Poschardt, il capo della redazione di Die Welt sottolineando che il governo turco afferma di essere pronto a rispettare lo “stato di diritto”. “Pertanto – ha concluso – ci auguriamo che un giusto processo dimostri l’innocenza di Deniz Yücel, il cui lavoro è eccellente”. Deniz Yücel, 43enne con doppia nazionalità, tedesca e turca, rischia una condanna a 10 anni per terrorismo.
Dalla fine di dicembre altri sei giornalisti della stampa turca sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulle mail ‘trafugate’ che ha portato al fermo del corrispondente di Die Welt.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha contattato il primo ministro turco, Binali Yildirim, la scorsa settimana per chiedere conto delle accuse a carico di Yücel e ha garantito che il governo tedesco avrebbe fatto tutto il possibile per aiutare il connazionale in carcere in Turchia.
Reporter senza frontiere ha chiesto che al nostro collega sia garantito “un trattamento equo sulla base dello stato di diritto”.
Noi di Articolo 21 andiamo oltre e chiediamo l’immediata scarcerazione di Deniz accanto al quale ci schieriamo per ribadire #nobavaglioturco.


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