[Traduzione a cura di Luciana Buttini dall’articolo originale di
È opinione comune che il grado di tolleranza di un individuo aumenti con il suo livello d’istruzione. Su questa base, più alto è il grado di scolarità e più alta è la probabilità che tale persona accetti la presenza di minoranze razziali o etniche.
Le ricerche rivelano spesso che i giovani esprimono atteggiamenti più accoglienti nei confronti degli estranei. E si pensa che ciò sia grazie soprattutto al loro maggiore livello d’istruzione rispetto alle persone di età più avanzata.
Di conseguenza si prevede che l’intera società diventi sempre più tollerante e aperta, con l’avanzare delle nuove generazioni meglio istruite a sostituire progressivamente quelle più anziane e con minore grado di scolarità.
I recenti avvenimenti politici suggeriscono tuttavia che questa linea di ragionamento è troppo semplicistica. Com’è possibile infatti che i sentimenti contrari agli immigrati – così come sono stati manifestati in occasione del voto per la Brexit o nell’elezione di Trump – siano risultati così astiosi dal momento che i livelli d’istruzione dei cittadini britannici e americani risultano mediamente in crescita?
Nel nostro lavoro attualmente in fase di revisione riteniamo che, nonostante le persone più giovani siano forse diventate sempre più tolleranti su temi di attualità quali la fluidità sessuale o la diversità razziale e culturale, sembrano avere una visione sempre meno positiva sugli immigrati… Continua su vociglobali