80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Media sotto attacco e attivismo in fermento, arriva Donald

0 0

Nemico numero uno: i media mainstream. Questo il succo della prima conferenza-stampa tenuta da Donald Trump mercoledì scorso, dopo quasi sei mesi. Prima definendo “inutile  spazzatura” il resoconto (non totalmente comprovato) con cui Buzzfeed News ieri parlava di legami diretti tra Trump e la Russia  e poi rifiutandosi di ascoltare la domanda del corrispondente della CNN, Jim Acosta, perché “voi siete le fake news“.

Ottimo inizio, non c’è che dire, per instaurare un rapporto di reciproca fiducia con le testate d’informazione, e per estensione, con la cittadinanza tutta – se non con l’intero pianeta.  Suggerendo che basta affidarsi a piattaforme tipo Twitter per fare informazione e politica. Inevitabile tuttavia la domanda: pur se il suo Twitter-feed vanta quasi 20 milioni di “follower”, può il Presidente della maggiore democrazia al mondo puntare tutto su quest’unico canale top-down? Come la mettiamo con la trasparenza, il dibattito pubblico, la molteplicità di voci diverse?… Continua su vociglobali


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.