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Le ritorsioni di Eni e Alitalia contro i giornali, la Fnsi: «No al ‘boicottaggio economico’ delle testate sgradite»

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«Ci sono molti modi per ostacolare il diritto di cronaca, uno di questi è il “boicottaggio economico” delle testate sgradite». Il segretario Lorusso e il presidente Giulietti intervengono così sulle recenti vicende che hanno interessato L’Espresso e Alitalia, da una parte, Eni e il Fatto, dall’altra.
«Ci sono molti modi per ostacolare il diritto di cronaca, uno di questi è il “boicottaggio economico” delle testate sgradite. La mancata distribuzione dell’ultimo numero de L’Espresso sui voli Alitalia, decisa dopo la pubblicazione di un’inchiesta sui conti della compagnia ne è un esempio».

La Federazione nazionale della stampa italiana interviene così nella vicenda che ha di recente riguardato i rapporti tra il settimanale e la compagnia aerea, ma il riferimento è naturalmente a tutte le situazioni in cui è possibile ravvisare un possibile tentativo di condizionare il lavoro delle redazioni.

«Allo stesso modo – osservano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti – non può passare sotto silenzio la scelta dell’Eni di far cessare la campagna pubblicitaria in corso con Il Fatto quotidiano in seguito alla pubblicazione di una serie di articoli dedicati alle presunte tangenti legate ad una transazione commerciale con la Nigeria. Notizie ed inchieste per altro fondate su atti processuali pubblici».

Al di là delle singole vicende resta la gravità del ricorso a queste scelte che hanno un inaccettabile carattere ritorsivo. «Spetta anche all’Autorità di garanzia del settore – concludono i vertici delle Fnsi – far sentire la sua voce a tutela del pluralismo editoriale e del diritto di cronaca».


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