Di Pino Salerno
La riunione del bureau del gruppo liberaldemocratico Alde del Parlamento europeo ha deciso, lunedì sera a Bruxelles, di non accettare l’accordo con il Movimento 5 Stelle per l’ingresso dei 17 europedutati grillini nel gruppo, così come aveva previsto una intesa tra Beppe Grillo e il capogruppo liberale Guy Verhofstadt. Lo riferisce una fonte molto qualificata dell’Alde, secondo cui il voto previsto dalla riunione del gruppo domani non avrà più luogo, in quanto l’opposizione all’accordo con l’M5s emersa da parte delle delegazioni nazionali nella riunione del bureau è sufficiente a far prevedere una bocciatura dell’intesa. L’accordo avrebbe dovuto essere approvato dai due terzi dei 68 membri del gruppo, quindi bastavano 23 membri contrari per bloccarlo. “La decisione del gruppo Alde è negativa: scampato il pericolo 5 Stelle”. Lo scrive su Twitter l’eurodeputata francese dell’Alde, Sylvie Goulard, in merito al passaggio negato del M5S in Alde. Il leader di Alde al Parlamento europeo, Guy Verhofstadt, ha deciso di ritirare la proposta di accordo per l’ingresso nel suo gruppo degli eurodeputati del Movimento cinque stelle. Secondo quanto riferiscono fonti dell’Alde, Verhofstadt ha motivato la decisione con l’insufficienza di garanzie da parte del movimento di Beppe Grillo.
Mentre Beppe Grillo e Davide Casaleggio erano in riunione questo pomeriggio con gli eurodeputati del M5s nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, dopo che la votazione online degli iscritti al Movimento ha ratificato con una maggioranza schiacciante la scelta di lasciare il gruppo euroscettico Efdd ed entrare in quello liberaldemocratico Alde di Guy Verhofstadt, in una sala poco distante era in corso la riunione del bureau del gruppo liberaldemocratico Alde, per discutere se accettare o no l’accordo con i grillini. L’accordo è stato molto criticato, in particolare, dalla componente francese dell’Alde, e soprattutto dalle due europarlamentari Marielle de Sarnez e Sylvie Goulard, che hanno promesso battaglia contro le decisioni di Verhofstadt. “Per far entrare il M5s è necessaria la maggioranza favorevole dei 2/3 dei membri del gruppo: significa che con 23 voti possiamo bloccare l’accordo, e stiamo lavorando per arrivarci, durante il voto che si terrà domani pomeriggio alla riunione del gruppo”, ha spiegato ad alcuni giornalisti oggi pomeriggio la de Sarnez, che è vicepresidente dell’Alde. Anche nel M5s diversi eurodeputati non sono affatto contenti della decisione di confluire nell’Alde, in particolare Marco Zanni, che in questi due anni è stato una delle voci più radicalmente critiche contro l’euro. Dopo il voto online degli iscritti appare difficile, tuttavia, che restino dei dissenzienti fra gli eletti a Strasburgo. Oltre ai francesi, nell’Alde (che ha 68 europarlamentari in tutto) sarebbero contro l’accordo anche diversi altri membri nordici (svedesi, danesi e finlandesi), tedeschi e baltici.
“E’ incredibile; insieme a Monti e Rutelli. Basta”. Ecco la rivolta sul web per il risultato online del blog di Beppe Grillo che aveva certificato il passaggio degli eurodeputati 5 Stelle dal gruppo ‘anti-euro’ dell’Ukip di Nigel Farage al gruppo europeista Alde, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa presieduta dal belga Guy Verhofstadt, prima che si diffondesse la notizia del Niet dell’Alde. Anche se, a onor del vero, nel gruppo Alde non ci sono esponenti italiani perché nel 2014 i ‘liberali’ italiani non hanno avuto eletti. Ma sulla Rete arriva una pioggia di commenti critici al risultato che certifica con un 78,5% il via libera al passaggio di M5S all’Alde: “Beppe sono deluso da questa vicenda io non mi rispecchio assolutamente in questa linea europeista, credo che con questa mossa ti sei giocato una valanga di voti” scrive un attivista 5 Stelle. E un altro commenta: “Non c’è più speranza: la mia era che la percentuale di analfabeti funzionali in Italia, il 47%, record mondiale secondo l’OCSE, non si riproducesse tra gli iscritti al M5S. Ero troppo ottimista…”. E ancora c’è chi osserva: “Non sono contrario alle alleanze, da sempre predico quella con Lega e FDI per abbattere gli usurpatori e non disdegnerei neanche quella con il diavolo pur di riuscirci! Questa anomala decisione di cambiare alleanze in seno alla delinquenziale Europa non mi convince ma o ci mangiamo questa minestra, o saltiamo dalla finestra! Una perplessità: perché non attendere qualche giorno l’esordio di Trump, le sue prime decisioni, i suoi intendimenti che modificheranno parecchio gli attuali squilibri mondiali?”.