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Grillo. Fnsi: sono le minacce e le intimidazioni a far precipitare l’Italia nelle classifiche

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«Vorremmo rassicurare Beppe Grillo: se fosse approvata la sua proposta l’Italia non occuperebbe più il 77°, ma il 154° posto nella classifica sulla libertà di stampa nel mondo. Quello che il leader del Movimento 5 Stelle fa finta di non capire, lanciandosi in un linciaggio mediatico di stampo qualunquista contro tutti i giornalisti, è che sono le minacce e le intimidazioni, come quelle che lui velatamente lascia trasparire, a far precipitare il Paese nelle classifiche internazionali. Sarebbe molto più opportuno che Beppe Grillo utilizzasse le proprie energie per impegnarsi affinché in Parlamento venga rapidamente abrogato il carcere per i giornalisti e approvata una norma che scoraggi il fenomeno delle querele temerarie. Altrettanto impegno, in particolar modo sul versante del contrasto alla diffusione di notizie false, sarebbe gradito nell’approvazione in tempi rapidi del Giurì per la lealtà dell’informazione, strumento di garanzia nei confronti dei cittadini che hanno diritto ad una informazione libera e corretta». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.


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