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Addio a De Mauro, celebre docente e linguista. Fu membro della giuria al concorso di Art.21 “Una nuova carta d’identità per la Rai”

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Tullio De Mauro appartiene alla generazione dell’engagement, degli intellettuali impegnati nella storia del proprio tempo, fedeli a una filosofia della libertà, schierati ma sempre indipendenti. Pertanto, non ci si deve stupire, leggendo la sua biografia, di ritrovarlo giovane liberale agli inizi degli anni Cinquanta e assessore alla cultura del PCI alla metà degli anni Settanta. La sua figura di studioso, che si rende attivamente partecipe delle vicende politiche, si inscrive, pertanto, nella nobile galleria della Sinistra Indipendente che va da Alessandro Galante Garrone a Lelio Basso, da Renzo Foa a Stefano Rodotà.

È pur vero che Tullio De Mauro non usava il cellulare ma è altrettanto vero che sia stato tra i primi uomini di cultura che hanno costruito ponti tra le discipline umanistiche e la nascente rivoluzione digitale. Tullio, infatti, negli ultimi anni del secolo scorso, è stato parte integrante di quell’originale laboratorio di multimedialità che è stato Rai Educational fino al 2002. Basta leggere alcuni titoli di Calepio: tecnologie della lingua, una serie televisiva in trenta puntate, da lui ideata e realizzata insieme all’ingegnere dell’IBM Pier Luigi Ridolfi nel 1998, per capire quanto fosse lungimirante: Dizionari, grammatiche e sintassi elettroniche. Tecnologie della lingua in Italia. Il Data mining. D’altronde De Mauro aveva già ampiamente dimostrato di cogliere lo Spirito del tempo traducendo per Laterza, nel 1967, il corso di linguistica generale di Saussure: uno straordinario lavoro critico e di messa a punto di un testo che ha segnato un radicale rinnovamento del nostro panorama culturale.

De Mauro ha dedicato la sua vita all’insegnamento, alla formazione dei govani, alle politiche di alfabetizzazione degli italiani.  A testimonianza di questo impegno civile, è la puntata de “Il Grillo”, un programma di Rai Educaional, a cura di Silvia Calandrelli e Raffaele siniscalchi andato in onda nel 1999. “Il valore dello studio”
Infine, ci fa piacere ricordare, in questa triste circostanza, che De Mauro ha partecipato con entusiasmo, come membro della giuria, al concorso promosso da Articolo 21 “Una nuova carta d’identità per la Rai”. Lo rivediamo, circondato da centinaia di studenti, nella Sala del Quirinale in occasione della consegna al Presidente Mattarella del testo della nuova mission del servizio pubblico.


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