Ore 5.48. Dal binario della stazione di Taranto parte oggi il treno Frecciarossa che aggancia l’alta velocita’ a Salerno e collega Taranto a Roma e Milano. Un risultato che porta a casa una citta’ spesso teatro solo di notizie tristi, tutte targate Ilva.
Oggi alle ore 5.48 sul treno pochi timidi passeggeri, ma si sa e’ l’ inizio di un viaggio e come tutte le nuove avventure ha avuto un battesimo anche questa conquista. Alle 5.30 infatti, insieme ai giornalisti dal sonno leggero, e’ arrivato il Presidente della Regione Puglia Emiliano, che si e’ dichiarato felice di questa notizia buona per una citta’ che ormai e’ parte del suo pensiero e in cui viene spessissimo, purtroppo per motivi meno felici.
Un caffe caldo offerto dal gentilissimo personale, un vassoio di cornetti caldi tarantini un capotreno sorridente, battute in relax e interviste coi giornalisti che hanno voluto accompagnare il presidente sino a Potenza. Molti i punti toccati nelle domande al presidente. Taranto al centro delle problematiche legate al tavolo tecnico su Ilva previsto per il 12 dicembre, saltato a causa della situazione del governo in bilico, e la voglia di commentare una piccola conquista che ricollega Taranto a Roma, Milano, grazie a chi ha creduto all’importanza di tale traguardo. E’ un inizio, certo, ma da qualche parte si deve pur ripartire in un citta’ che proprio il governo ha reso orfana dei 50 milioni promessi alla sanita”, poi svaniti nel nulla.
E Taranto e’ stata ancora presente nelle parole che il presidente ha scambiato il 10 dicembre a Roma in udienza privata col Papa. Nel tragitto e’ salito l’assessore ai trasporti della Regione Basilicata e a Potenza una sorta di comitato di accoglienza ha salutato il governatore di Puglia. Presente il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Volti distesi, un po’ assonnati, risvegliati dal caffe’ del bar della stazione in cui due regioni sorelle hanno voluto stringersi la mano.
Il sud e’ un mondo pieno di problemi, ma ricco di umanita’ e gente animata da voglia di fare. Alzarsi all’alba per percorrere auguralmente e di buon auspicio la prima tratta di un viaggio al suo nascere e’ un atto di amore per la propria terra e per il proprio lavoro. Postare sui social immagini e video che testimoniano il lavoro quotidiano e’ rendere partecipi i cittadini di cio’ che si fa. Alle 8 del mattino di una domenica prenatalizia ognuno continua il suo viaggio. Chi torna a Taranto, chi a Bari chi altrove. Ma tutti sanno che spesso il viaggio e’ piu’ importante della meta. Perche’ e’ crederci, insistere e cercare a tutti i costi il lato buono, il punto da cui ripartire.
Taranto ha la sua lotta con le malattie legate al siderurgico, sempre piu’ confermate nel nesso causale e nella certezza dei dati, diffusi anche dal Ministero della Sanita’. Danni neurologici, mortalita’ per tumori, morti di lavoro, veleni… Taranto oggi riparte. Idealmente chi la ama puo’ solo “buon viaggio” amara terra mia, amara e bella, citando chi onore ha dato alla Puglia, il grande Modugno.
Foto di Vincenzo Aiello