Forse i media statunitensi hanno sbagliato nel raccontare le campagne elettorali, forse non hanno previsto il risultato (ma davvero ha senso che i media anticipino i risultati delle elezioni?). In effetti qualcuno lo aveva previsto. Rimangono i fatti: i media hanno sperimentato nel raccontare i sondaggi e nel monitorare via via la conta dei voti. Ecco alcuni esempi di come si può fare informazione digitale, sperimentando. Dalle infografiche, alle notifiche su smartphone fino al livestream via YouTube.
Partiamo da un tweet che spiega, grazie ad un’infografica inserita in una gif, come funziona il sistema elettorale Usa, cosa significa voto popolare e voto elettorale. Lisa Charlotte Rost ha elaborato i dati di FiveThirtyEight.
The popular vote in the #USElections, mapped. (Data by @FiveThirtyEight; map layout by @alykat.) pic.twitter.com/64qJSZrYfy
— Lisa Charlotte Rost (@lisacrost) 24 ottobre 2016
Rost in un post sul suo blog spiega la gif animata e perché, dalla sua prospettiva di cittadina non statunitense, le mappe e le infografiche dei sondaggi dovrebbero mostrare sia voti elettorali che popolari. Ecco alcuni stralci del post:
Molte delle mappe elettorali mostrano il voto elettorale, ma temo che alcuni non abbiano letto la mappa in quel modo.
Quando guardo allo stato di New York o alla California su una mappa vedo stati in cui tutti voteranno per la Clinton, così come succede per Wyoming e Alabama per Trump. Quegli stati sulle mappe sono semplicemente rossi o blu… Continua su lsdi