L’Assemblea dei Cdr e dei fiduciari della Rai esprime profonda preoccupazione per la pericolosa incertezza sul futuro del Servizio Pubblico. La discussione sul rinnovo della Concessione sembra arenata, il taglio del 10% del canone mette a rischio le risorse a disposizione, la mancata soluzione all’inserimento nella lista Istat imbriglia la Rai in un mercato che invece ha bisogno di dinamicità. In gioco è l’autonomia e l’indipendenza della Rai, sempre di più sotto il giogo dei governi e delle maggioranze di turno. In questo modo si rende impossibile qualunque progetto di sviluppo. Il quadro peggiora con un vertice Rai troppo preso da guerre interne, incapace di mettere in campo progetti di riforma editoriale, urgenti quanto indispensabili.
All’Esecutivo Gentiloni chiediamo interventi di emergenza per assicurare certezza di risorse nel medio lungo periodo, e finalmente la liberazione della Rai dai partiti e dai governi. Così come alla Rai sollecitiamo l’apertura di un tavolo sulla riforma editoriale non più rinviabile. Le redazioni, i Cdr, l’Usigrai continuano a chiedere il cambiamento e a esserne il vero motore.