RAI UNO ha trasmesso in diretta il 7 dicembre 2016 l’opera lirica Madame Butterfly di Giacomo Puccini per l’apertura della stagione operistica del Teatro alla Scala di Milano. La prima rappresentazione dell’opera avvenne sempre alla Scala il 17 febbraio 1904 ed ebbe una caduta clamorosa e fu un fiasco memorabile
L’avvenimento già importante per il prestigio del Teatro alla Scala di Milano nel mondo, oltre ad essere trasmessa su RAIUNO in diretta e in circa 400 sale cinematografiche, anche in moltissimi paesi stranieri tramite collegamenti internazionali. L’opera ha registrato circa 15 minuti di applausi, ha avuto una media di spettatori di circa 3 milioni con uno share medio di circa il 15% , a questi ascolti vanno aggiunti quelli delle sale cinematografiche e delle Tv straniere che hanno trasmesso in diretta l’avvenimento; un successo. Una riflessione scontata è che proprio la diretta dell’opera lirica è uno degli elementi qualificanti del Servizio Pubblico RAI TV, con un valore aggiunto se trasmessa proprio sulla rete con il maggior indice d’ascolto perché entra nelle case degli italiani da oltre 60 anni. La rete generalista ammiraglia, deve introdurre elementi di cultura qualificata nel suo palinsesto per dare un concreto sostegno al Servizio Pubblico RAITV. Altra sottolineatura va fatta sulla qualità della realizzazione dell’opera, solo strutture qualificate come il teatro dell’Opera di Milano e la RAI TV sono in grado di fornire la qualità che abbiamo fruito il 7 sera. Il regista teatrale di Alvis Hermanis, le persone che vi lavorano le professionalità che ideano e realizzano le scene, la regista televisiva Patrizia Carmine La RAI per questa prima ha coinvolto le migliori professionalità interne riservando grande cura alla ripresa audio e video digitale dello spettacolo curata dal Centro di Produzione TV di Milano con 12 telecamere HD, 40 microfoni nella buca d’orchestra e 20 radiomicrofoni dedicati ai solisti e al coro. Un impegno professionale che ancora una volta ci dimostra come i contenuti (l’Opera lirica) e la tecnologia digitale possono dare nuove emozioni che arrivano al grande pubblico nazionale e internazionale.
Queste professionalità valorizzano i cantanti lirici e i loro costumi, tutti elementi che non si improvvisano, ma sono frutto di artigianato di lunga esperienza con costi decisamente molto alti. Il servizio pubblico, ricevendo il canone radiotelevisivo restituisce agli spettatori quello che nessun privato è in grado di realizzare proprio per il concetto costi-ricavi. La televisione è vedere, partecipare da lontano, magri stando comodamente seduti sulla poltrona di casa. A mio giudizio Madame Butterfly nella edizione del 7/12/2016 in diretta dalla Scala di Milano, ha restituito al più grande pubblico televisivo le emozioni provocate dalla storia, , dalla scenografia, le luci, l’orchestra nell’interpretazione del direttore Riccardo Chailly e dalle grandi voci di Maria José Siri, Bryan Hymel, Carlo Álvarez. Pensando alla storia di Madame Butterfly sembra ricordare le storie di donne che sentiamo molte su RAITRE e questo da al libretto una modernità sconvolgente e ci fa riflettere come la situazione delle donne in alcune situazioni non è cambiata affatto. È la musica che rende emozionante la storia, le voci dei cantanti lirici, la magia della scenografia e del luogo dove si sta assistendo a questa opera lirica “La Scala di Milano”. La magia è trasmessa anche a chi non è esperto o appassionato di questo genere musicale, rimane incantato e attratto, da questa opera e gli ascolti danno ragione a questa considerazione, rendendo nazional popolare questo importante contenuto culturale. e il Servizio Pubblico Radiotelevisivo trova evidente conferma in questa manifestazione. Il direttore Generale della RAI Antonio Campo Dall’Orto, ha dichiarato:
“Siamo molto felici, dopo 40 anni, di aver riportato su RaiUno la diretta della prima del Teatro alla Scala. Uno spettacolo unico, uno degli eventi culturali più importanti al mondo. …”
L’ultima volta che un opera lirica fu trasmessa da RAIUNO è stato il 7 dicembre 1996 sempre dal Teatro alla Scala di Milano. Su suggerimento dell’allora presidente della RAI Enzo Siciliano al direttore di RAIUNO Giovanni Tantillo fu trasmessa l’opera lirica molto popolare Il Macbet, di Giuseppe Verdi su un libretto di Francesco Maria Piave. L’esperimento non ebbe grande successo per la rivolta dei giornalisti del TG1 a causa dello slittamento del loro telegiornale, per consentire la diretta dalla Scala e per le riprese, con il cubo della scenografia dell’opera lirica sul palcoscenico, che risultarono poco televisive. Il risultato fu che la diretta dalla Scala di Milano sparirà dai palinsesti di RAI UNO fino al 7 dicembre 2016.
La Prima dalla Scala di Milano, prima del 7 dicembre 1996, l diretta TV fu trasmessa il 7 dicembre del 1976, con l’“Otello” di Giuseppe Verdi diretto da Carlos Kleiber per la regia di Franco Zeffirelli che portò per la prima volta la Prima della Scala in TV.
L’errore del Direttore Generale, nominato da Matteo Renzi (ex Primo Ministro), forse è stato indotto da qualche suo collaboratore; questo fatto, ci porta l’altra faccia del Servizio Pubblico attuale. Ancora una volta la RAI è lo specchio del Italia; a fronte di grandi professionalità capaci di realizzare quello a cui abbiamo assistito con la realizzazione e diffusione di Madame Butterfly , convivono persone di scarsa professionalità, che non sono in grado di studiare la storia della RAI, la più grande azienda culturale Italiana, che diffonde in Italia nel mondo la nostra cultura e il nostro modello culturale e da cui prendono il loro stipendio, mensilmente.