BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Intitoliamo a Beppe Viola la sua stanza di lavoro, alla Rai di Milano

0 0

L’idea è perfino banale, nella sua semplicità: intitolare a Beppe Viola la sua stanza di lavoro, alla Rai di Milano. Un omaggio doveroso, trentacinque anni dopo la scomparsa, alla memoria di quell’intellettuale a tutto tondo -la definizione è di Umberto Eco- che ha saputo rivoluzionare, anche dagli studi di Corso Sempione, un pezzo del linguaggio culturale del dopoguerra. Non scontata è stata invece la prima risposta al nostro appello, diffuso tra i lavoratori del Centro di Produzione di Milano. Oltre cento adesioni in una settimana. Giornalisti e tecnici, montatori e autori, conduttori televisivi e radiofonici, registi e specializzati di ripresa, colleghe e colleghi di tutte le età e delle più diverse esperienze professionali e umane. Tutti uniti da un sorriso e da un’adesione -oserei dire naturale- per quello che, in Corso Sempione e non solo, è rimasto un gigante. Di umanità, talento e stile. La raccolta di firme proseguirà subito dopo le festività. L’appello sarà consegnato alla Presidenza della Rai  nei prossimi mesi, in tempo per valutare la nostra proposta.  A Gennaio produrremo un documento per sollecitare il Comune di Milano all’intitolazione -già deliberata un anno fa- di un giardino pubblico alla memoria di Viola. L’ingresso è in Via Sismondi, angolo Piazza Adigrat, la Via dove Viola ha sempre vissuto.

Raccolta firme per intitolazione stanza a Beppe Viola

Il 17 Ottobre del 1982 moriva Beppe Viola, una delle voci più originali del panorama culturale italiano del dopoguerra.
Giornalista alla Rai, paroliere, sceneggiatore, battutista, autore di rubriche, libri, testi per il cabaret, Viola è stato un profondo innovatore del linguaggio. Secondo la definizione di Umberto Eco: “unintellettuale a tutto tondo”, che ha saputo unire ad una sensibilità raffinatissima una profonda ironia. Trentacinque anni dopo la scomparsa, Beppe Viola è rimasto nel cuore e nell’immaginario di molti italiani: la sua attività poliedrica ha spaziato dal racconto sportivo al cinema, dalla canzone alteatro con una attenzione costante verso gli ultimi, e verso chi non ha mai avuto voce. Una sensibilità di nobile e sincero servizio pubblico da valorizzare e non dimenticare.

L’Associazione Articolo21 propone alla Presidenza della RAI, l’azienda in cui Beppe Viola ha svolto gran parte della sua attività professionale, l’intitolazione della stanza che è stata il centro della sua produzione giornalistica. Stanza che Viola descrisse con sagace ironia in un formidabile racconto pubblicato da Linus: “L’Ufficio 341 (terzo piano, sezione giornalismo) è certamente tra i più disastrosi del Palazzo Rai, sia come presenze fisiche, sia per la scarsità dei mezzi audiovisivi che vi contiene. La disponibilità del suddetto ufficio è assoluta. Capita infatti di incontrare nella stanza vecchi amici, ex collaboratori Rai, compagni di scuola, pittori illustri, aspiranti giornalisti, comparse della Tv, uscieri, reduci del ’15-’18, spogliarelliste e via dicendo. La domenica è il giorno di punta, proprio come accade negli ospedali per le visite ai malati”.

L’intitolazione della stanza che fu occupata da Beppe Viola nel Centro di Produzione Rai di Corso Sempione legherebbe indissolubilmente la sua figura alla Rai.

In calce le prime firme raccolte tra le lavoratrici e i lavoratori del Centro di Produzione RAI di Milano

  1. Paolo Maggioni
  2. Andrea Riscassi
  3. Stefania Battistini
  4. Umberto Martini
  5. Paolo Pardini
  6. Agostino Zappia
  7. Massimo Donelli
  8. Renato Andreolassi
  9. Donatella Negri
  10. Eleonora Di Lauro
  11. Silvia Zerilli
  12. Elisabetta Santon
  13. Alberto Mentasti
  14. Maxia Zandonai
  15. Pasqualina Paduano
  16. Daniela Cuzzolin Oberosler
  17. Riccardo Venchiarutti
  18. Claudia Mondelli
  19. Cristina Sanna Passino
  20. Francesco Bellofiore
  21. Riccardo Bordogna
  22. Norberto Negri
  23. Francesco Guastaferro
  24. Giovanni Anelli
  25. Luigi Carbone
  26. Maria Teresa Palamà
  27. Gianfranca Barone
  28. Lucia Paiardi
  29. Cesare Cantù
  30. Giancarlo Zanella
  31. Laura Longo
  32. Paola Annichiarico
  33. Alan Gard
  34. Maria Giovanna Lorena
  35. Veronica Ranciulli
  36. Elena Golino
  37. Stefano Pedaci
  38. Gian Paolo Boselli
  39. Sara Ronchi
  40. Antonella Marzocca
  41. Manuela Fasoli
  42. Andrea Frisoni
  43. Ines Maggiolini
  44. Enrico Rotondi
  45. Marzio Quaglino
  46. Maria Rosa Monaco
  47. Vladimiro Zanotti
  48. Tatiana Ferramosca
  49. Alberto Barbagallo
  50. Andrea Silla
  51. Valentina David
  52. Pomponio Olivero
  53. Fabio Ballini
  54. Antonietta Roberto
  55. Alfredo D’Amato
  56. Ubaldo Bonotti
  57. Paolo Pasi
  58. Giuditta Castellanza
  59. Maria Claudia Troto
  60. Alessandro Costa
  61. Emilio Cabassi
  62. Marco Galli
  63. Marzio Antonello
  64. Marzia Robba
  65. Michela Coricelli
  66. Vera Paggi
  67. Michele Dalai
  68. Danilo Di Termini
  69. Guido Bortolotti
  70. Renzo Ceresa
  71. Massimo Cirri
  72. Sabina Cortese
  73. Luca Serà Micheli
  74. Marco Mirabile
  75. Sara Zambotti
  76. Valeria Panfili
  77. Laura Maria Chiara Bolio
  78. Matteo Caccia
  79. Francesco Stringhetti
  80. Annalisa Guglielmi
  81. Raquel Rivas
  82. Sergio Carrara
  83. Tanino Musso
  84. Caterina Proietti
  85. Fabrizia Brunati
  86. Luca Camisasca
  87. Cinzia Poli
  88. Filippo Solibello
  89. Claudia “Elasti” de Lillo
  90. Marco Ardemagni
  91. Tiziano Bonini
  92. Guido Penzo
  93. Francesco Totaro
  94. Paola Erba
  95. Lisa Tropea
  96. Carlo Pastore
  97. Antonino Faranda
  98. Marco Costero
  99. Pier Giorgio Severini
  100. Ettore GIovannelli
  101. Roberto Pacchetti
  102. Edi Dembinsky
  103. Paola Arcaro
  104. Alessandro Antinelli
  105. Federico Calcagno
  106. Sabina Gandolfi
  107. Angelo Oliveto
  108. Giulia Cecilia Sodi
  109. Roberto Troian
  110. Silvano Palombella

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21