Il Premio Makwan per i Diritti Umani è dedicato alla memoria del ventunenne gay Makwan Moloudzadeh, impiccato il 5 dicembre 2007. Il riconoscimento, promosso da EveryOne Group, è assegnato ogni anno, in base alla decisone di una giuria internazionale, a persone o associazioni che si sono distinte per azioni o progetti a tutela dei diritti fondamentali degli individui, dei gruppi sociali, dei popoli e dell’ambiente.
Nominations 2016
Pablo Fajardo Mendoza – Ecuador
Gloria Ushigua – Ecuador
Máxima Acuña Atalaya de Chaupe – Perù
Rebecca Covaciu – Romania
Jignesh Mewani – India
Robin McHaelen – USA
Frank Kamya – Uganda
Equality Florida – USA
Poco dopo la risposta della coppia di campesinos alla società mineraria, nel maggio del 2011, la loro casa e il loro orto sono stati distrutti, in presenza degli ingegneri della Yanacocha e della polizia privata della società, che ha partecipato alla devastazione. Máxima si è recata presso le autorità per denunciare l’aggressione, ma la polizia si è rifiutata di raccogliere la denuncia. Nel mese di agosto successivo, la donna e sua figlia hanno subito un pestaggio, rimanendo a terra malridotte e incoscienti. Nonostante avessero documentato i danni fisici riportati, le autorità non hanno dato seguito alla nuova denuncia. L’attivista non si è fatta intimidire e il suo coraggio ha indotto molti altri membri della comunità di Sorocucho a seguire il suo esempio. E’ nato così un movimento civile che è aumentato di numero giorno dopo giorno. Nel 2012, durante una manifestazione pacifica, cinque persone sono morte. Successivamente Máxima, accusata dall’azienda di non avere diritti legali sulla propria terra, è stata oggetto di una persecuzione giudiziaria che l’ha costretta a difendersi in tribunale. Il 5 maggio del 2014 la Comisión Interamericana de Derechos Humanos (CIDH) ha chiesto ufficialmente al governo peruviano di adottare misure atte a fermare la persecuzione nei confronti di quarantasei leader del movimento per la difesa della comunità di Sorochuco, fra cui Máxima e il marito. Il movimento civile è quindi cresciuto ancora e ha ottenuto il sostegno di organizzazioni come Amnesty International. La società mineraria ha tuttavia proseguito le sue azioni intimidatorie contro i campesinos. La CIDH ha chiesto ancora misure di protezione per Máxima e gli altri attivisti. Le istituzioni peruviane, finora, non hanno messo in atto alcuna azione a loro tutela. Il 18 aprile 2016 Máxima Acuña Atalaya de Chaupe ha ricevuto il Premio Goldman por la difesa dell’ambiente. EveryOne Group e tutti i difensori dei diritti umani che hanno deciso di assegnare all’attivista peruviana il Premio Makwan 2016 hanno sottoscritto e trasmesso un appello al governo del Perù, alla CIDH, alle Nazioni Unite e al Parlamento europeo affinché le istanze promosse da Máxima e dal movimento per la protezione della comunità di Sorochuco e dell’ambiente in cui vive siano finalmente ascoltate.