Strage al mercatino di Natale a Berlino. Nove persone sono morte e altre 50 sono rimaste ferite quando un camion ha invaso il marciapiede che ospita un mercatino di Natale, travolgendo la folla che lo gremiva. La strage è avvenuta davanti alla Chiesa del Ricordo, nel quartiere di Charlottenburg, nel centro di quello che un tempo era il settore ovest della capitale tedesca. Il guidatore del camion, che ha targa polacca, è fuggito ma è poi stato catturato dagli agenti. Potrebbe essere di nazionalità cecena. Una seconda persona che si trovava a bordo del tir è morta nello schianto. Si tratterebbe di un cittadino polacco. La polizia ha prima invitato i berlinesi a restare in casa, poi ha diramato un avviso di cessato allarme.
Il camion era arrivato oggi dalla Polonia. Alla guida – ha riferito il canale televisivo polacco TVN24 citato da Der Spiegel – c’era il cugino dello spedizioniere Ariel Zurawski. I due si sono scambiati una telefonata verso mezzogiorno. Il conducente aveva parlato anche con la moglie, che dopo le 16, però, non era più riuscita a raggiungerlo al telefono. Zurawski ha aggiunto di ritenere che il camion sia stato in qualche modo rubato o dirottato e di escludere che il cugino abbia compiuto la strage.
Secondo il tabloid britannico Sun, l’attentato è stato rivendicato dall’Isis. La notizia non trova però alcuna conferma ufficiale.
Evidente l’analogia con l’attacco del 14 luglio scorso a Nizza, in Francia, dove un terrorista alla guida di un camion uccise 86 persone sulla Promenade des Anglais. Ma le autorità tedesche sono molto caute e per ora non accreditano l’ipotesi attentato. L’Unità di Crisi verifica l’eventuale presenza di italiani La Farnesina sta verificando l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani attraverso l’Unità di crisi del ministero degli Esteri.
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