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Oggi è il compleanno di Riccardo Orioles, giornalista del mensile “I Siciliani” di Pippo Fava. Compie 67 anni ma agli amici che in queste ore chiedono di sapere quanti sono, risponde: “sono 27 ma non voglio mettere in difficoltà voi vecchi…!” Scherza a distanza, grazie ai social network con l’amico di una vita, Claudio Fava. E poi con tutti gli altri giovani: Luca, Elena, Francesco, Fabio, Luciano, Chiara e molti altri. Si tratta di lettori, giornalisti, grafici, intellettuali, vignettisti, informatici, scrittori che appartengono alle generazioni arrivate dopo “I Siciliani” per i quali Riccardo è da anni maestro, fratello, amico, padre. Infine, collega-redattore con a capo un solo vero direttore: il suo, Pippo Fava, giornalista e intellettuale catanese ucciso dalla mafia nel 1984.
La redazione dei “Siciliani” di oggi è diffusa nel Paese ed è intergenerazionale. Da decenni si ritrova, in una sorta di riunione di redazione permanente, a casa di Riccardo, fra Messina e Catania. Nel documentario di Elena Mortelliti, realizzato alcuni anni fa, la storia de “I Siciliani”, vista con gli occhi di Riccardo Orioles, e poi quella delle altre testate, i “Siciliani Giovani”, “Avvenimenti”, “Casablanca”, sino all’ultima avventura: “I Siciliani Giovani” on line. Nel video, anche la nascita di una generazione, quella del ’68,che in Sicilia è stata l’ occasione per le prime lotte femministe, per un dialogo con il movimento operaio, per le battaglie del movimento studentesco.
