A Oakland: 30 arresti
WASHINGTON – Grandi proteste in molte città degli Stati Uniti contro l’elezione a presidente di Donald Trump. A New York migliaia di manifestanti sono scesi in strada, nel centro di Manhattan, in un lungo corteo fino davanti alle Trump Tower, sede di Trump sulla Fifth Avenue. Alcuni hanno anche bruciato maschere ed effigi che rappresentavano il volto del nuovo presidente. Altre centinaia di persone si sono riunite invece in un parco della Grande Mela gridando ‘Non è il mio presidente’. Secondo i media locali, almeno 30 persone sono state arrestate a Manhattan.
Una protesta di circa 6mila ha paralizzato il traffico di Oakland, in California. I manifestanti hanno lanciato oggetti contro la polizia in assetto antisommossa, bruciato rifiuti e rotto finestre dei negozi. Gli agenti hanno risposto lanciando gas lacrimogeni sui manifestanti. Nel centro di Chicago, circa 1.800 persone si sono radunate fuori al Trump International hotel e Tower gridando ‘NO Trump. No Ku Klux Klan, No razzismo in Usa”. La polizia di Chicago ha chiuso le strade intorno al centro bloccando il corteo dei manifestanti. “Sono veramente terrorizzata per quanto sta accadendo in questo Paese”, ha dichiarato la 22enne Adriana Rizzo con in mano un cartello: “Goditi i tuoi diritti, fin che puoi”.
A Los Angeles i manifestanti seduti sulla Hollywood Freeway hano bloccato il traffico sfidando la polizia presente in assetto antisommossa. A Seattle, la polizia è intervenuta in una sparatoria che ha provocato 5 vittime vicino al luogo delle proteste anti-Trump. Le autorità hanno confermato che l’incidente non era legato con la manifestazione. I dimostranti hanno protestato soprattutto contro la volontà di Trump di costruire un muro con il Messico per fermare l’ingresso di migranti in forma illegale. In centinaia si sono riniti anche a Philadelphia, Boston e Portland, in Oregon, e sono in programma proteste a San Francisco e Los in California.Ad Austin, in Texas, erano circa 400 le persone scese in strada in un corteo anti-Trump.