Hillary deve essere furiosa in questi giorni. E ha ragione. Chi l’ avrebbe potuto immaginare che proprio lei a 69 anni appena compiuti avrebbe dovuto schivare di nuovo le conseguenze di uno scandalo sessuale, con al centro questa volta non il marito bill ma quell’ex politico democratico brillante di Anthony Weiner, marito della sua storica assistente Huma Abedin travolto dal vizietto di mandare foto e messaggi a sfondo erotico non solo alle signore ma anche a una ragazza minorenne. Weiner è riuscito a bruciare la sua promettente carriera politica,ma ora la sua stupidita’ rischia di travolgere anche la Clinton che nella narrazione dei media americani finisce persino accostata alle foto ose’ di Weiner. Ma cosa c’entrano con la candidata democratica quelle immagini di Weiner a torso nudo o sdraiato nel letto con in primo piano il suo pene, e purtroppo accanto il figlio di 5 anni che dorme? Sono scioccanti e suscitano solo rabbia e disgusto per un uomo malato.
Quello che probabilmente stanno provando molti americani. Sembrava filare tutto liscio per Hillary. Trump era ancora alle prese con le conseguenze di quelle sue conversazioni volgari sulle donne e con le 11 accusatrici che stavano raccontando i suoi assalti sessuali e i suoi palpeggiamenti nei minimi dettagli. Lui aveva negato le accuse,ma era stato costretto a chiedere scusa per quelle affermazioni da sbruffone e quell’ idea di poter fare tutto quello che vuole con le donne grazie alla sua celebrità. Sulle tv americane scorrevano le interviste delle signore che raccontavano nei minimi dettagli le loro esperienze sgradevoli con il miliardario, ex miss, ex modelle, conduttrici, donne d’affari. Mai come in queste ultime settimane si e’ parlato in tv cosi esplicitamente di sesso a qualunque ora. Hillary aveva solo da guadagnare da questa situazione .Infatti i sondaggi erano a suo favore con buone speranze di conquistare persino alcuni stati in bilico tradizionalmente repubblicani.
La riapertura dell’inchiesta dell’Fbi sulle nuove mail trovate nel computer di Anthony Weiner e’ una tegola che proprio non ci voleva. Huma Abedin sostiene di avere usato quel computer qualche volta, l’FBI non spiega che tipo di materiale abbia tra le mani. Potrebbero essere nuove mail compromettenti, oppure copie delle mail gia esaminate dagli investigatori che a luglio avevano scagionato la Clinton dall’aver commesso reati, affermando che pero’ c’era stata negligenza nell’usare il suo server privato. Lei aveva ammesso l’errore e la questione sembrava ormai chiusa. Difficile che l’FBI riesca ad arrivare ad un risultato chiaro prima del voto dell’8 novembre. E cosi si addensano le ombre sulla Clinton con il rischio,in caso di una sua vittoria, che ci possa essere Trump che grida di nuovo alle elezioni truccate. I democratici sono furibondi con il capo dell’FBI Comey. Lo accusano di interferenza politica e di tempistica sospetta. La Casa Bianca non lo difende ne’ lo critica. E’ un uomo integro,dice, non pensiamo stia cercando di influenzare l’elezione. 22 milioni di americani hanno gia’ votato ma sono ancora molti gli indecisi. C’e’ il rischio che molti, delusi dal livello basso toccato da questa campagna elettorale, scelgano di non andare a votare.