BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Professionalità, diligenza, concretezza e tenacia. Le tante doti di Paola Martini

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Il 24 ottobre ottobre verso le ore 17,30 ÷ 18,00 ho ricevuto una telefonata, di un amico che mi comunicava che Paola  non era più tra noi. Ho subito pensato che ci fosse stata qualche incomprensione;  ho fatto alcune telefonate di verifica e ho avuto la terribile conferma.

Negli anni ottanta avevo un incarico politico e ho conosciuto Paola in RAI; volle incontrarmi poiché insieme ad alcuni giovani laureati (Ciannamea, D’Avino, De Chiara, Sassano Favino Iannelli , Del Brocco ecc.. mi scuso se dimentico alcune persone) volevano avere pari opportunità di carriera, rispetto ad altri che senza alcun titolo di studio avevano una progressione di carriera legata ad appartenenza politica. La richiesta era ed è giusta, oltre che per ragioni politiche anche perché questi giovani, potevano essere miei figli, per differenza di età, ed era giusto dare loro una prospettiva professionale, e non certo  di lottizzazione, quindi facemmo delle azioni politiche coinvolgendo il partito. Ricordo che quegli anni erano per la sinistra, momenti importanti , di cambiamento.  Paola chiese di iscriversi al partito insieme a Iannelli suo amico, una scelta importante. Altro elemento importante che ricordo con grande stima é, l’amicizia tra lei e Giovanni, chiamava Paola  “la mia Zarina”, e per quanto sappia, amicizia che non mai avuto tentennamenti e questo fà onore a tutti e due. Il lavoro politico che più ricordo di Paola, è la partecipazione attiva alla vita del partito, sulle scelte culturali, dell’informazione della riforma sulla RAI, svolto per anni, da militante appassionata e intelligente. La sua iniziale scelta di essere militante, comportò la partecipazione alla vita del partito, con altri giovani di quegli anni, (Roberta Agostini, Mario Ciarla, Matteo Orfini, Alessandra Untolini, Rita Borioni, ecc… mi scuso se dimentico alcune persone) contribuendo, alla costruzione delle line politiche del partito di Roma e delle scelte di politiche culturali, sul cinema, sull’informazione e della RAI importante azienda culturale nella città eterna. Importante è ricordare che contemporaneamente non ha mai messo in secondo piano il lavoro, che svolgeva in RAI con professionalità, diligenza, concretezza e tenacia, questo modo l’aveva portata al ruolo di vicedirettore del “canale ragazzi”.

Paola, una ragazza appassionata e intelligente che ha guidato gli iscritti al partito della RAI e i lavoratori del mondo culturale conquistandosi la stima anche della segreteria nazionale per la sintesi delle proposte politiche. Lavoro politico,  lavoro per l’Associazione Articolo 21 liberi di,   lavoro aziendale RAI, attività svolte con trasparenza, intelligenza e passione, senza che l’una influisse sull’altra. Il ricordo più netto che ho di Paola Martini, è la competenza professionale e trasparenza nel lavoro che svolgeva in RAI  e contemporaneamente la passione politica, come servizio civile, sociale, che mostra una generosità verso gli altri: è questo il suo modello di vita.

I locali della sezione Mazzini furono chiusi, Paola chiese ospitalità alla sezione di via Dei Giubbonari,  al centro storico, a pochi passi da piazza Campo de Fiori nel cuore di Roma, sede storica del partito nota non solo nella capitale e in Italia. Dopo circa 70 anni di attività, in cui si é parlato di sana politica,  di moltissimi temi del territorio, della cultura, dell’informazione, della RAI, dei Giornali, del cinema, dove sono iscritti e partecipano moltissime persone, militanti e grandi personaggi della sinistra la sezione, il Circolo oggi, è chiuso. Per uno strano gioco del destino martedì 25 ottobre si è svolto il  ricordo di Paola Martini, nel giorno stesso che si celebrava l’ultima assemblea a causa dello sfatto dato alla sede. Ricordare una militante, uno stile di vita, una compagna, un’amica che molto a dato agli altri, nella sua attività politica, e/o lavorativa, è uno degli elementi importanti della sinistra, per non dimenticare le persone e la memoria del modello culturale.

Devo confessare che mai avrei voluto scrivere queste parole, Paola improvvisamente ci ha lasciato, sono rimasto colpito e sconvolto, poiché per la sua giovane età, la sua passione e intelligenza, molto  poteva dare, non pensavo certo di dover ricordare il cammino che ha fatto insieme a noi. Dopo di noi: il ricordo di una persona, con cui abbiamo diviso la passione politica, la memoria è uno dei modi per farla ancore vivere e un esempio per le generazioni più giovani.


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