Un kamikaze adolescente, un ragazzino di soli 14 anni, si è fatto esplodere nel tempio sufi Shah Noorani, nella provincia del Baluchistan, in Pakistan. L’espolosione ha causato una carneficina, oltre 50 morti e più di cento feriti, secondo le prime informazioni. Il movimento sufi, nell’Islam, coltiva un’idelogia di pace e misticismo. Gli integralisti lo considerano come un’eresia e i fedeli sufi rischiano ogni giorno di essere assassinati. Nello scorso mese di giugno, a Karachi, è stato ucciso il cantante e danzatore sufi Amjad Sabri. L’attentato al tempio sufi è stato rivendicato dallo Stato Islamico. Riguardo ai kamikaze, si tratta spesso di schiavi-soldato costretti dai jihadisti a compiere le azioni più atroci e autodistruttive, dopo torture, pestaggi, violenze di ogni genere e il ricatto di uccidere i loro cari qualora rifiutino il martirio.