Ferrara, grazie alle “barricate di Gorino” erette in un piccolo paese del delta del Po per impedire l’arrivo di 12 profughe africane, è diventata famosa in tutta Italia. In una dichiarazione rilasciata il giorno dopo, l’associazione multietnica Cittadini del Mondo, una onlus ferrarese che da più di 20 anni si batte per tutelare i diritti degli immigrati nella zona, faceva cenno all’“atmosfera di odio che si è instaurata nella nostra provincia in questi mesi”, prendendo atto in particolare dei “politici di destra che giocano sulle paure della gente e dei media locali che fanno da cassa di risonanza ogni volta che aprono bocca”.
Cittadini del Mondo ha un website, “occhioaimedia.org”, che si occupa del monitoraggio di articoli razzisti nella stampa italiana e, sfogliando le pagine recenti della stampa locale ferrarese, una delle caratteristiche che si nota è la tendenza di dare ampio spazio ai politici di destra su qualsiasi questione che riguarda non solo l’accoglienza dei profughi ma la diversità culturale in generale.
Ecco qualche esempio; le possibilità di scelta, purtroppo, sono ampie.
Il 12 marzo 2015, sulla pagina web dell’emittente locale ferrarese “telestense”, è comparso un’articolo intitolato: “Soldi alla Camelot per i rifugiati, il blitz di FdI davanti alla sede della cooperativa”. La Camelot, come facilmente intuibile dal titolo, è la cooperativa che gestisce gran parte dell’accoglienza dei profughi nel ferrarese. Il “blitz” proclamato nel titolo consiste in 6 (sei) sostenitori di Fratelli d’Italia, due o tre dei quali muniti con cartelli con lo slogan “un pensionato solo 448 euro al mese. Un rifugiato o un clandestino oltre 1000 euro al mese”. Questo fatto, palesemente falso – i rifugiati possono ricevere al massimo un buono di euro 2,50 al giorno , i clandestini zero – non è minimamente contestato nell’articolo.
Poi, più recentemente, in data 10 agosto 2106, su La Nuova Ferrara, compare il titolo: “Ferrara, espulso presidente di un centro islamico” con, evidenziato nel sottotitolo: “Alan Fabbri (Lega): si passino al setaccio queste moschee mascherate”. Anche qui, a parte le imprecisioni – la persona espulsa era semplicemente uno che frequentava il centro islamico e non aveva nessun ruolo ufficiale – si vede “l’esperto” di destra di turno citato nel titolo. Questo articolo, infatti, è stato segnalato sul sito Occhioaimedia con il commento “Giornale locale indipendente o portavoce dell’estrema destra? La Nuova Ferrara dedica il 72% di questo articolo ad un’intervista al consigliere regionale della Lega Nord”.
Gli esempi in questo periodo sarebbero tantissimi, a frequenza quasi quotidiana. Lo scorso 24 settembre a Ferrara c’è stata una manifestazione, “insieme contro il razzismo”, con la partecipazione di circa duemila persone, come risposta ad una serie di piccole – in termini di numeri – provocazioni razziste della Lega Nord e di Forza Nuova nelle settimane precedenti nella zona multietnica attorno alla stazione. Nei reportage di entrambi i giornali locali principali, Il Resto del Carlino e La Nuova Ferrara, a fianco agli articoli sulle manifestazione e le belle foto del corteo, si trova un commento, con prominenza quasi uguale, di – indovinate chi? – Alan Fabbri della Lega Nord.
E poi si arriva al presente, ai fatti di Gorino. Gorino, purtroppo, non è un evento mediatico come quello citato sopra del “blitz” alla Camelot, creato a misura per le telecamere. E’ una cosa vera, legata anche ai disagi economici e sociali della zona. Ma il contributo della stampa locale alla creazione del terreno fertile per azioni xenofobe come le barricate di Gorino è fuori dubbio. Sono sempre li, i politici di estrema destra, giorno dopo giorno, nelle colonne e sui siti dei media ferraresi, commentando qualsiasi cosa che riguarda l’immigrazione. E non si limitano ai media locali. Nicola Lodi – detto affettuosamente Naomo –, responsabile della sicurezza della Lega Nord di Ferrara, ben noto per le sue azioni provocatorie (“autosgombero” di un dormitorio abusivo usato da senzatetto stranieri, uscite infiammatorie sull’immigrazine) è stato tra i tre ospiti della trasmissione RaiUno L’Arena sui fatti di Gorino: il sindaco di Goro, il presidente della Regione Emilia Romagna e Naomo Lodi, anche se non è di Gorino e non ha nessun ruolo istituzionale.
*Cittadini del Mondo Ferrara