Si chiama Expertalia il database online che consente di cercare in pochi passi esperti per consulti e interviste
Dare voce agli esperti appartenenti a categorie sottorappresentate nei media, aiutando i giornalisti nel lavoro di ricerca: si può sintetizzare così la funzione di Expertalia, iniziativa dell’Association des journalistes professionnels, organizzazione di categoria belga.
Genere e origine nei media belgi: le categorie senza voce
Nonostante le donne rappresentino il 51% della popolazione belga, è ancora limitato lo spazio che trovano sui media. Una ricerca pubblicata nel 2013, “Barométre Diversità Egalité”, ha rilevato che gli interventi femminili nelle trasmissioni rientranti sotto il genere “informazione” erano limitati al 32% dei casi esaminati. Una simile indagine che ha analizzato le pubblicazioni quotidiane cartacee ha evidenziato, inoltre, come alle donne fosse data voce solo nel 17% degli articoli del campione e solo raramente nei pezzi di analisi.
I dati sono altrettanto desolanti se si guarda a quella che in Belgio è definita “diversità d’origine” (con cui si intende indicare chiunque sia percepito come “non bianco” dall’ascoltatore/lettore): a questa categoria è riservato, stando agli studi indicati sopra, solo il 15% degli interventi nell’informazione televisiva e il 33% nei quotidiani.
Un database fondato sui criteri di uguaglianza e valorizzazione della diversità
È evidente, dunque, che gli esperti interpellati dai giornalisti non riflettano affatto la composizione della società belga. In questo contesto è stato lanciato Expertalia, che offre visibilità ad esperti (accademici, professionisti, membri di organizzazioni), costruendo il suo database sul criterio di uguaglianza e sulla valorizzazione della “diversità”.
Lo strumento, che vuole arricchire così il panorama dell’informazione, è consultabile gratuitamente e offre un profilo dettagliato di tutti gli esperti presenti.