Il gavettone gelato della vittoria di Trump si è abbattuto sulla sinistra radical-chic. In America, Europa, Italia. Da noi, a rimanere sgocciolante per la secchiata americana è la pseudo-sinistra del PD. Quella che vuole conquistare i voti della destra, perdendo i militanti di sinistra. Che sostituisce l’art.18 poco gradito alla grande industria scritto in italiano, con il Jobs Act e i voucher rigorosamente battezzati in inglese ganzo. Che governa con gli amici dei corrotti, a cui vuole regalare una legge per evitare il carcere. Quella che ormai non percepisce più la sofferenza latente, ma ascolta la finanza invadente alla J.P: Mrgan. Che toglie l’IMU a chi possiede interi palazzi e ville con piscina. Che aumenta le tasse a chi le paga, per continuare a farle evadere agli altri.
Sono preoccupato per la vittoria di Trump.
M ma lo sono ancor di più per l’insensibilità della politica verso la domanda di riduzione di privilegi e diseguaglianza.
C’è una forte richiesta per la diminuzione degli stipendi parlamentari. Ma i radical-ganzi l’hanno liquidata come demagogia. C’è una forte richiesta di correttezza, ma il PD e gli alfano-verdiniani vogliono invece estendere l’immunità alla classe politica più corrotta d’Italia – i consiglieri regionali – facendoli diventare senatori con il voto autoreferenziale dei colleghi, non quello dei cittadini. C’è fame di giustizia, ma la legge sulla modifica della prescrizione è bloccata, mentre i tribunali continuano ad essere sotto organico. C’è bisogno di lavoro, soprattutto per i giovani, ma la risposta è precariato, voucher e bonus per tenerli buoni.
Arriverà anche da noi un agitatore, che darà la colpa di tutto agli immigrati? E taglierà le tasse ai ricchi, per per tagliare il welfare ai poveri?
Il sonno della sinistra genera Trump.
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