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«La repressione in atto nei confronti di esponenti dell’opposizione parlamentare turca rende chiare e inequivocabili le finalità degli arresti di massa di giornalisti, magistrati, avvocati, intellettuali ordinati nei mesi scorsi dal presidente Erdogan: far calare il silenzio ed eliminare qualsiasi forma di coscienza critica per portare a compimento in fretta un disegno che assume sempre più i contorni di un golpe strisciante». Lo affermano, una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«Ci chiediamo – dicono – se la comunità internazionale che giustamente condannò il fallito golpe del luglio scorso non ritenga che un’analoga condanna meriti la svolta autoritaria imposta al Paese dal presidente Erdogan. I governi dei Paesi europei non possono tacere di fronte a incarcerazioni di massa e alla cancellazione di qualsiasi forma di dissenso nella società e nel Parlamento. In occasione della riunione del comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), in programma domani a Bruxelles, la delegazione della Federazione nazionale della stampa italiana porrà la necessità di una mobilitazione di tutti i sindacati europei per accendere i riflettori sulla Turchia».
