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“Cose Nostre”, il racconto di chi lotta contro le mafie. Stasera la storia di Borrometi, responsabile Legalità Articolo 21

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I cronisti minacciati hanno bisogno sicuramente non tanto della armata. Hanno bisogno della scorta mediatica. Ovvero hanno bisogno che le loro inchieste vengano riprese e amplificate. Hanno bisogno che le loro storie vengano raccontate. Hanno bisogno, insomma, di non restare soli.  Chi li minaccia, le mafie prima di tutto, li vogliono isolare, per renderli vulnerabili. E quindi costringerli al silenzio. Noi tutti abbiamo il dovere di stringerci intorno a loro, essere la loro scorta mediatica, per dire: non siete soli.
Ecco perché i siti dell’Usigrai, della Fnsi e di Articolo 21, ripubblicano le inchieste dei cronisti finiti nel mirino delle mafie.

Ed ecco perché un ringraziamento va al programma di RaiUno “Cose Nostre”, ideato e curato da Emilia Brandi, in onda il sabato in seconda serata.
“Cose Nostre” racconta le storie di chi ha denunciato gli affari delle mafie e per questo è costretto a vivere sotto scorta.
È uno di quei programmi che rende orgogliosi della Rai Servizio Pubblico.
Questa sera, intorno alle 23.15, la puntata sarà dedicata a Paolo Borrometi, giornalista siciliano di 33 anni, che da oltre 2 anni vive sotto scorta perché sul suo sito LaSpia.it denuncia e documenta la presenza mafiosa nell’area di Ragusa e Vittoria.
Borrometi lavora per l’Agi, ed è il responsabile Legalità di Articolo 21.
In questi mesi è in corso il processo contro il boss Giovambattista Ventura, attualmente agli arresti domiciliari, proprio per le minacce di morte rivolte contro Paolo Borrometi. La Fnsi si è costituita parte civile.

L’anno scorso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha nominato Cavaliere della Repubblica, proprio per il suo impegno come giornalista e per le sue inchieste contro le mafie. Insieme a lui fu insignita Federica Angeli, de La Repubblica. Quest’anno invece il riconoscimento del Quirinale è andato a Amalia De Simone, di Corriere.it e Radio Siani, e a Michele Albanese, del Quotidiano del Sud e responsabile Legalità della Fnsi.

Le prossime puntate di Cose Nostre saranno dedicate a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, e a Luigi Necco, ex giornalista Rai.


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