Istruzione, salute e partecipazione dei minori alle decisioni. Sono i cardini di un progetto che dal 2009, nelle scuole del Kenya, sostenute da Amref – principale organizzazione che di occupa di salute in Africa, dal 1957 – provano a rispondere all’abbandono scolastico e alla miseria. Giobbe Covatta ha fatto visita ad uno dei Parlamenti dei Bambini e ne è nato un racconto video.
“Signor Presidente chiedo la parola per ribadire che dopo essere intervenuti sui servizi igienici, le malattie nella nostra scuola sono diminuite” dice Frederick, un giovanissimo studente di una delle scuole della costa del Kenya. Prende la parola Gladys anche lei giovanissima. Porta al centro del Parlamento il dramma della povertà delle famiglie e il rischio di gravidanze precoci. Ad ascoltare i due deputati l’insegnante guida – figura che supervisiona e fa da garante al processo. Frederik e Gladys sono solo due membri del Parlamento dei Bambini, presenti nei villaggi più poveri della costa del Kenya, per dar voce ai bisogni di istruzione e salute di questa terra. Giobbe Covatta – storico testimonial di Amref – ha visitato una seduta del Parlamento dei Bambini, in vista della Giornata Mondiale dell’Infanzia. “É la teoria dei piccoli passi” afferma nel video Giobbe “ si incomincia dalle piccole decisioni per arrivare a toccare le decisioni che riguardano l’intero Pianeta”.
Libri, bagni, attività sportive e richieste di aiuto mirate, come quella di Gladys. Questi sono alcuni dei temi che i vari studenti, nel ruolo di ministri e deputati portano all’attenzione del Parlamento dei bambini. Assemblee fatte dai bambini per i bambini, organizzate come un vero e proprio Parlamento, ma dentro le scuole, con i suoi candidati, programmi elettorali e votazioni. “Se mi voterete,come prima cosa darò assorbenti a tutte le ragazze dell’istituto. Secondo, aggiungerò dei rubinetti d’acqua” aveva promesso una studentessa qualche tempo fa per essere eletta.
“Si fanno troppo spesso attività per i ragazzi senza interagire con loro, senza coinvolgerli” afferma
Mary – responsabile attività nelle scuole di Amref Kenya – “loro possono dirci, per esempio, di che colore vogliono che vengano dipinti i servizi igienici e questo ha l’effetto di aumentare da parte dei bambini l’utilizzo dei bagni”. Mary è una delle protagoniste di questa attività, attivato nel 2009 e oggi presente in oltre 16 scuole, all’interno del progetto di sostegno a distanza(
sostegnoadistanza.amref.it).
Le richieste di Frederick, di Gladys e degli altri bambini al Parlamento sono dettagli, “piccole decisioni” che rimandano a questioni globali, che
hanno a che fare con la condizione dell’infanzia. Nel 2014 a livello globale, 263 milioni di bambini, adolescenti e giovani non hanno avuto
accesso all’istruzione. E l’Africa occidentale e centrale – in cui Amref opera dal 1957 – sono, insieme all’Asia meridionale, i posti nei quali la
frequenza scolastica è tra le più basse.
La salute è l’altro cardine dell’impegno dei Parlamenti dei Bambini, in una delle regioni più fragili dell’Africa dell’Est, esposta ogni anno al rischio di siccità e carestie. In Africa nel 2015 sono morti 3 milioni di bambini. Vale a dire che ogni minuto hanno perso la vita 5 bambini al di sotto dei 5 anni di età. Due terzi di questi decessi possono essere attribuiti a cause prevenibili. Come l’igiene e l’acqua pulita.
Su questo si impegnano i ministri e i piccoli ambasciatori nelle scuole supportate da Amref, sostenuti a distanza. Il loro impegno è un esempio e un appello per porre al centro dei discorsi mondiali l’Africa, la salute e l’istruzione. Perché siano percepite come sfide globali, per un mondo più sano. Il loro impegno è anche un ponte per l’integrazione. Attraverso questo progetto e i gemellaggi tra scuole italiane e scuole africane i ministri, gli ambasciatori e molti altri bambini e ragazzi sostenuti raccontano le loro storie e decisioni. Perché è con la teoria dei piccoli passi che si affrontano le sfide globali.
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