Non si è fatta attendere la controffensiva della sindaca Raggi dopo il voto al Senato che apre ad un possibile commissariamento di Atac, l’azienda dei trasporti capitolina, che ormai da anni vive uno stato di degrado economico e strutturale ormai ai limiti del collasso. La Raggi non accetta la levata di scudi di Palazzo Madama, che ha trovato il voto favorevole al commissariamento di parte delle opposizioni, Forza Italia in testa e con la critica durissima a questo passaggio parlamentare di Sinistra Italiana, che legge nell’atto una possibile sponda a Ferrovie dello Stato, che avrebbero in animo di rilevare proprio Atac, magari a prezzi da saldo di fine stagione.
L’atto approvato martedì a maggioranza impegna il governo a valutare “se sussistano condizioni per porre in essere procedure idonee a sostenere il rilancio dell’azienda anche attraverso procedure starordinarie e a valutare la possibilità di collocare temporaneamente la partecipazione di Atac all’interno di un organismo statale dotato delle necessarie competenze affidando contestualmente a una struttura tecinca scelta ad hoc il compito del risanamento industriale e patrimoniale dell’azienda”. Questo l’Odg nella sua parte più rilevante ed ecco la replica della sindaca, che affida, come di consueto, la sua nota pubblica a Facebook: “Vogliono togliere l’Atac ai romani ma noi non lo permetteremo! L’Atac non si tocca perché è dei cittadini che l’hanno profumatamente pagata con le loro tasse. Per anni. La strana alleanza Pd-Fi – sì, sono proprio quelli del Patto del Nazareno – ha votato una mozione in Senato per chiedere che l’azienda di trasporto pubblico romano venga commissariata. Questa mozione della vergogna, che è un insulto a tutti romani, è stata presentata proprio da quei partitucoli che dopo aver spolpato per anni la nostra azienda, dopo averla sovraindebitata, dopo averla abbandonata, senza manutenzioni, senza servizi degni di tale nome, adesso vogliono chiuderla regalandola ai privati. E lo fanno adesso perché vedono che i romani hanno dato fiducia ad un movimento che da quello scempio sta facendo rinascere un’azienda: 150 nuovi bus in arrivo, riordinare i conti, biglietti elettronici, corsie preferenziali e tanto altro per il rilancio. I loro giochi sono finiti e allora, per evitare che qualcuno possa scoprire tutto il marcio, vogliono riprendersela ancora una volta. E, soprattutto, mentre lo fanno scappano dalle loro responsabilità di governanti: avrebbero potuto dare un bel segnale con la riduzione degli stipendi e invece distolgono ancora una volta l’attenzione dalle loro responsabilità. Ma stavolta non glielo permetteremo: se vogliono la guerra, la guerra avranno. Il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale, Atac è nostra. Vergognatevi”.
Ma per la Raggi la partita con Pd ed opposizioni si consuma anche su altri tavoli, primo fra tutti quello della Commissione parlamentare antimafia dove è stata audita questo mercoledì mattina e dove ha annunciato discontinuità con il passato, sostenendo la necessità di ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati per togliere spazi di business alla criminalità e di far diventare Ama proprietaria degli impianti. Durante l’audizione, Raggi ha anche difeso ancora un volta la scelta di Paola Muraro come assessore all’Ambiente: “L’assessore Muraro come consulente in Ama validava dei codici dei rifiuti, lei conosce bene l’Ama e condivide una visione del ciclo dei rifiuti che non è quella portata avanti fino ad adesso – ha detto Raggi – Condivide il fatto che l’Ama debba diventare responsabile dell’intero ciclo dei rifiuti e debba intraprendere un nuovo percorso. Per questo l’abbiamo scelta”. Il sindaco è tornato anche sulla vicenda dei rifiuti ingombranti lasciati in strada, che aveva scatenato l’ironia social su un presunto complotto dei frigoriferi. “Sugli ingombranti, il servizio, affidato alla cooperativa 29 giugno, il 18 giugno è stato improvvisamente interrotto e il motivo non lo sa nessuno. Ci stiamo adoperando per riattivarlo”, ha detto.
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