BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Per costruire pace con giustizia e verità. Articolo 21 con Fnsi e UsigRai alla PerugiAssisi: sabato in assemblea con studenti e insegnanti e domenica 9 ottobre in marcia

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Mai come ora non basta denunciare abusi e raccontare la realtà che sta degenerando intorno a noi, con l’avanzare di egoismi, muri, rifiuto dell’altro. E’ vitale fare un passo avanti e assumersi la responsabilità di cercare di cambiare le cose, di proteggere i più deboli, chiedere al fine di guerre, violenze, terrorismo, costruire la pace che non può fare a meno della verità e della giustizia. Con questa consapevolezza Articolo 21 è da sempre tra i promotori della Marcia ideata 55 anni fa da Aldo Capitini. Per questo con tante amiche e amici saremo a Perugia da sabato 8 ottobre per partecipare, dalle 16, all’assemblea plenaria con studenti e insegnanti, e domenica 9 ottobre marceremo fino alla Rocca maggiore di Assisi dietro alla grande bandiera arcobaleno insieme a migliaia e migliaia di cittadine e cittadini che verranno da tutta Italia e da tanti altri paesi per quella che sarà ricordata come la più grande manifestazione per la pace degli ultimi tempi.

Saremo in marcia con le parole d’ordine degli organizzatori, la Tavola della pace e la Rete della pace e tutte le altre sigle che hanno contribuito a preparare questo appuntamento centrale per mandare al governo italiano, alle istituzioni europee e alla comunità internazionale un chiaro messaggio: proteggiamo le persone e abbattiamo i muri, mettiamo fine al conflitto in Siria e Iraq ma accogliendo le vittime e mettendo al primo posto sui tavoli diplomatici la giustizia e i diritti umani.

Ma, insieme alla Federazione Nazionale della Stampa, all’UsigRai, a Pressing NoBavaglio e a tutte le altre organizzazioni impegnate per la libertà di stampa, portiamo in marcia anche le nostre battaglie: l’attacco contro i cronisti, in Italia e nel mondo deve finire, il bavaglio alla libertà di espressione è ormai diventata un’emergenza di cui devono farsi carico Parlamento europeo e Nazioni Unite: perché una notizia bloccata è un minor diritto di essere informati per i cittadini, è un attacco alla vita democratica di un paese.

Non basta: bisogna fermare l’avanzata del linguaggio d’odio, delle parole e le immagini usate per ferire, offendere, la semplificazione che accomuna vittime e carnefici in nome di religione, razza, nazionalità, sesso. Un virus che alligna nei media ma anche tra tutti noi, sui social network come nel comportamento quotidiano, a scuola, sui luoghi di lavoro, nelle nostre case.
Per questo, insieme all’Associazione Carta di Roma, raccoglieremo lungo la Marcia le firme di cittadine e cittadini che vogliono aderire alla Carta di Roma per un uso delle parole rispettoso delle persone e all’appello “NoHateSpeech”, No al Linguaggio dell’Odio, un appello lanciato un anno fa proprio da Assisi.
Appuntamento a partire dalle 11.00 davanti alla Sala Stampa del Sacro Convento, e a Santa Maria degli Angeli, presso il gazebo del Comitato organizzatore della Marcia.


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