«Il diritto alla critica è sacrosanto. A tutti deve essere consentito di dissentire anche nei confronti di un giornale e di quello che scrive un giornalista. Un conto, però, sono la critica e il dissenso, un altro l’aggressione verbale. Gli attacchi e gli insulti a Federica Angeli, cronista costretta a vivere sotto scorta e insignita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo coraggio e per le inchieste che porta avanti non sono né accettabili né tollerabili». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Nel caso specifico – proseguono – va inoltre ricordato che Federica Angeli, come tutti gli altri cronisti nelle sue condizioni, non ha chiesto né scelto di vivere sotto scorta: la scorta le è stata assegnata perché è minacciata dalla criminalità organizzata. Per questa ragione, la Fnsi ha chiesto un incontro al ministro dell’Interno per sollecitare maggiore attenzione e tutela per tutti i cronisti minacciati e per assicurare che l’esercizio della professione non venga ogni giorno messo a rischio da aggressioni e violenze sempre più frequenti, di qualsiasi natura e colore».