Metà dei Comuni della Toscana non ha un ufficio stampa. È quanto emerge dal primo Rapporto sugli uffici stampa toscani, promosso dall’Associazione Stampa Toscana e dal Gus in collaborazione con l’Anci Toscana. Su 271 Comuni che hanno risposto alla rilevazione, 148 non hanno un ufficio stampa. Complessivamente operano negli uffici stampa dei Comuni toscani 97 giornalisti e 9 agenzie/società di giornalisti che “coprono” il servizio per conto di 29 Comuni. Monitorati anche altri uffici stampa pubblici (Regione Toscana, Agenzie, enti e fondazioni regionali, Asl e aziende ospedaliere, Università, Camere di commercio) e privati (Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, Terzo Settore, società partecipate).
estratto dalla presentazione della ricerca di Dario Rossi
“…la volontà di capire le dinamiche che in questi anni hanno portato alla disordinata crescita di uffici stampa, di portavoce, di soggetti della comunicazione politica. Tutto quanto risulta dentro quel mondo che nel lontano anno 2000 fu al centro del tentativo concordato, attraverso l’adozione della legge 150, di normare e regolare le richieste crescenti di informazione, poi definitivamente esplose con la crescita del web.Una legge rimasta largamente inapplicata, come purtroppo viene ripetuto da tanti, anche grazie a complicità impreviste e impensabili; come quelle dei sindacati del pubblico impiego che hanno fatto muro all’Aran, l’agenzia contrattuale per il pubblico impiego, contro ogni tentativo della Fnsi, il sindacato nazionale dei giornalisti legittimato da sentenze, ma mai riconosciuto reale soggetto trattante, di costruire quei tavoli di confronto per arrivare alla definizione contrattuale della figura del giornalista degli uffici stampa pubblici.
Da qui, a cascata, è nato un universo di contrattualizzazioni di ogni tipo, di letture fantasiose della legge o di volute deformazioni; un mondo a parte spesso regolato dalla legge del più forte e da quella della necessità di lavorare nell’ambito della professionalità posseduta. Tanto da far sembrare impossibile anche realizzare una semplice ricognizione su quanto in quel mondo accadeva, per capire e cercare soluzioni e maggior rispetto del lavoro svolto …”