“Ne è passato di tempo dagli ascolti stratosferici di Benigni con il suo meraviglioso elogio catodico alla COSTITUZIONE PIU’ BELLA DEL MONDO. Siamo passati dagli ascolti bulgari del “guai a chi ce la tocca” al: “robavecchia meglio ROTTAMARLA”. Lo scrive in una nota l’Associazione Rai Bene Comune Indignerai.
“Recenti dati dell’AGCOM evidenziano un grave squilibrio a favore della tesi governativa che vuole il SI come atto plebiscitario per il Toscano al comando. Lentamente i tempi dedicati alle due posizioni sono andati leggermente bilanciandosi ma il confronto diretto tra le parti è mancato “all’affetto dei cari” come uno scomparso di Chi l’ha visto!
La 7 ed Enrico Mentana hanno fatto quello che una tv di SERVIZIO PUBBLICO dovrebbe fare tutti i giorni, mettere a confronto le due tesi invitando i principali competitor. Personaggi come RENZI e ZAGRBELSKY li avremmo dovuti vedere ad esempio nel programma politico del Martedì; già quel POLITICS che con il “carissimo” (nel senso di costoso) SEMPRINI fa ascolti da prefisso telefonico a causa di autori sprovveduti e di una linea editoriale suicida. Invece la Rai cede la sua mission all’editore CAIRO e alla sua truppa che avrà una buona ragione in più per richiedere il canone e la concessione che ricordiamo non è stata ancora affidata a RAI.
Attualmente possiamo solo notare che la dirigenza RAI ha scelto di fare DISSERVIZIO PUBBLICO anziché SERVIZIO PUBBLICO. Il DG/AD Campo dall’Orto ripete ogni giorno che il CANONE la Rai se lo deve meritare, purtroppo alla luce dei fatti non lo merita come certamente non sono meritate certe retribuzioni a vantaggio di chi è bravissimo a snaturare il SERVIZIO PUBBLICO facendo morire l’antica mission di informare e produrre pluralismo per rendere consapevole e partecipe il cittadino che è costretto a pagare il canone”.