6.5. E’ l’entità della scossa che ha sconvolto l’Italia centrale nella giornata del 30 ottobre a pochi giorni da un’altra imponente scossa e a poco più di due mesi dal sisma di Amatrice. Il terremoto con epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera è stato a 10 chilometri di profondità ed è considerato il più forte dal 1980. Avvertito in tutto lo stivale, da Bolzano alla Puglia per fortuna non ha causato né né dispersi e i feriti sono di lieve entità, tranne una persona che viene segnalata di qualche gravità. Tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli.
La notizia del sisma che ha colpito l’Italia centrale, ha fatto rapidamente il giro di tutto il mondo ed è diventata in poche ore l’apertura di diversi siti on line della stampa internazionale, dalla Cnn a El Mundo da Le Figaro al Bild…
Ingenti i danni al patrimonio artistico dei paesi terremotati. A Norcia prima è crollato il campanile, poi in una nuvola di fumo denso si è sbriciolata la copertura: la basilica di San Benedetto da Norcia era riuscita a superare le altre scosse, ma l’ultimo colpo è stato troppo forte. Ad Amatrice, l’epicentro del sisma del 24 agosto, è venuta giù la torre civica: il simbolo dell’orgoglio che era sopravvissuto alle ondate degli scorsi mesi. Crollata completamente pure la chiesa di Sant’Agostino, già lesionata nelle scorse settimane. Anche a Preci il sindaco Pietro Bellini ha descritto crolli di chiese nelle frazioni. A Roma lesioni sulla cupola del Borromini di Sant’Ivo alla Sapienza, caduti calcinacci dalla Basilica di San Paolo. E sono stati avviati controlli su tutto il patrimonio archeologico: dal Colosseo ai Fori i tecnici della Sovrintendenza hanno verificato la situazione.