Chi sono gli uomini e le donne ai quali è affidato il compito di difendere la democrazia da sè stessa? Quali sono le personalità, i valori, e le storie professionali che dal 1955 fanno sì che la costituzione non sia un mero pezzo di carta? Lo racconta Nicola Pazienza nel volume «Faciant meliora sequentes. I Giudici costituzionali del sessantennio ritratti “senza cornice”», ritratti attraverso puntuali e sintetiche schede biografiche e per mezzo del segno dell’artista Giovanni Mucci. Il volume, uscito per i tipi di Lithos di Roma, ha l’obiettivo di far conoscere l’organo in modo non cattedratico, basandosi dunque sulle caratteristiche professionali e personali dei suoi componenti, raccontati attraverso 110 schede biografiche complete anche dei dati di attività svolta in termini di numero di sentenze e ordinanze rese. Il libro è ideato per unire memoria storica e visiva, associando le singole note biografiche ai volti, ritratti a matita. Una caratteristica questa che conferisce al libro originalità nell’uniformità di rappresentazione dei personaggi, annullando di fatto le distanze temporali fra loro esistenti.
Le biografie sono state inoltre arricchite dalle testimonianze di chi ha conosciuto o collaborato con i giudici costituzionali. In alcuni casi ci sono giudizi dell’autore, maturati in 34 anni di attività lavorativa alla Corte.
Utili i diversi elenchi a fine testo impostati con codici diversi di ricerca: dai luoghi di provenienza istituzionale o geografica, alle suddivisione per organo di elezione con anche l’elenco dei giudici aggregati del processo Lockeed. Non mancano indici alfabetici, per età di nomina, cronologia di presidenze e reggenze e per età al momento del giuramento.
Dalla famiglia all’immigrazione, dalla fecondazione artificiale all’urbanistica e alla regolamentazione degli enti locali, dalla stampa alla magistratura, sanità e televisione, religioni e viabilità: sono innumerevoli i campi nei quali la Corte Costituzione è chiamata a dare pareri di legittimità costituzionale nel rispetto delle garanzie e della parità di trattamento. A pagina 142 la biografia del Presidente Sergio Mattarella, in carica fino al febbraio del 2015, mentre sono solo cinque le donne, tutte nominate dal 1996 in poi.
Il libro presenta, inoltre, una ricostruzione della figura del giudice Gaetano Azzariti, oggetto di una campagna mediatica che ne ha gratuitamente denigrato la figura attraverso la strumentalizzazione di studi storici.
Il titolo del libro, “Faciant meliora sequentes”, possano fare cose migliori coloro che seguiranno, riassume l’augurio ideale che ogni giudice porge al suo successore; in attesa dei risultati del 4 dicembre sul referendum costituzionale.