“Se tua mamma dice che ti vuole bene, controlla” è questo l’insegnamento di Steve Butty, uno dei contributors del Verification Handbook, la guida alla verifica dei contenuti digitali realizzata con la collaborazione di esperti della BBC, ABC, Digital First e e tra gli altri, Andy Carvin.
La verfica delle notizie è un degli elementi essenziali del metodo giornalistico e può essere interessante provare ad utilizzarlo in altri ambiti, magari in quello della scuola.
“Come fai a sapere questa notizia?” è una delle domande più frequenti che i giornalisti devono porre alle loro fonti, i direttori devono porre ai giornalisti e , potremmo aggiungere, gli animatori digitali devono insegnare ai ragazzi delle scuole per aiutarli a destreggiarsi nell’overload informativo e accrescere il loro senso critico.
Strumenti come l’educazione ai media e il metodo giornalistico possono consentire di superare la visione del digitale solo come mondo rischioso e patologico ( vedi cyberbullismo, vedi hatespeech, vedi pedopornografia, vedi truffe e affini) e fa emergere, al contrario, un mondo ricco di potenzialità, la cui essenza è la condivisione intesa come sapere condiviso.
Le scuole sono terreno privilegiato di lavoro in quest’ambito. Grazie al Piano di Nazionale per la Scuola Digitale sarà la figura dell’animatore digitale a guidare i ragazzi nella la sfida dell’innovazione, alimentando le loro ispirazioni e aspettative attraverso l’uso di strumentazioni e metodologie come Google Apps for Education, Classe 3.0, didattica digitale, cooperative learning, didattica esperienziale 3D, robotica condivisa.
Spingere i giovani ad un ruolo attivo nel confronto con i media e metterli nella condizione di vivere l’informazione e non subirla ha sicuramente conseguenze positive in termini soprattutto di cittadinanza.
L’educazione ai media infatti consente di agire nella società dell’informazione con adeguatezza e consapevolezza. Permette di saper trovare le informazioni, organizzarle, saper interpretare e rappresentare l’informazione , saper valutare la qualità, la rilevanza e l’utilità dell’informazione e saper generare nuova informazione. Avere queste nozioni consente di passare indenni fra “i rovi spinati” della rete e trarre i benefici maggiori da questo grande strumento.
Benedetta Squittieri, Alessandro Giorni e Leila Zoia assieme agli animatori digitali delle scuole di Prato saranno a #digit16 il 21 ottobre dalle 17,30 alle 19,30 per condurre il workshop presso la sala Consiglio della Camera di Commercio di Prato. Prenotazioni per giornalisti Sigef, per tutti su digit. Le prenotazioni online si chiuderanno il 19 ottobre. Chi non fosse riuscito a riservare un posto può venire direttamente alla Camera di Commercio il 21 e 22 ottobre e prenotarsi presso la segreteria della manifestazione.