È stato diffuso con la newsletter multi-lingue mensile. L’incidenza delle varie forme di intimidazione e l’analisi del trend
Sono 221 le intimidazioni, le minacce e gli abusi compiuti in Italia ai danni di giornalisti, blogger e altri operatori dell’informazione nei primi sei mesi del 2016 certificati da Ossigeno per l’Informazione. Questo il dato più significativo reso noto dal “Rapporto Ossigeno 2016 a metà anno” pubblicato e diffuso oggi dall’Osservatorio attraverso la newsletter mensile multi-lingue vedi .
Il Rapporto indica l’incidenza di ciascuna delle 34 tipologie di intimidazione classificate dell’Osservatorio. Segnala che il ricorso alle aggressioni fisiche e agli avvertimenti costituisce il 53,84% e quello alle querele pretestuose e ad altre azioni giudiziarie strumentali il 38,46 del totale. Il Rapporto analizza l’andamento preoccupante del fenomeno e, fra l’altro, evidenzia che in Italia la pressione intimidatoria sui giornalisti per impedire la diffusione di notizie sgradite resta alta e non accenna a diminuire, che le varie misure di prevenzione e di protezione da tempo proposte sono tuttora delle mere ipotesi e l’attenzione politica e giornalistica per questi problemi e molto bassa e, per questo insieme di ragioni, l’Italia rimane sotto attenta osservazione da parte delle istituzioni e delle organizzazioni internazionali che difendono la libertà di stampa.
Ossigeno rende noto di avere preso in esame, nel corso del primo semestre dell’anno, 890 segnalazioni di probabili minacce e di averne accertato e ritenuto attendibili 221 nei confronti di altrettanti operatori dell’informazione: 153 uomini, 37 donne e altri 31 classificati in base alle mansioni svolte dai minacciati e non al genere. I nomi di questi 221 operatori dei media e i dettagli delle intimidazioni che essi hanno subito sono stati aggiunti alla Tabella dei nomi di Ossigeno, cioè all’elenco pubblico (vedi) delle vittime italiane di queste gravi violazioni della libertà di stampa.
A luglio 2016 Ossigeno ha segnalato altri 29 operatori dei media colpiti da queste gravi violazioni e ha aggiunto i loro nomi alla Tabella e così il 31 luglio il Contatore ha raggiunto quota 2923. Con gli episodi che si sono aggiunti nelle prime tre settimane di settembre il Contatore ha raggiunto quota 2893.
LEGGI la versione integrale del Rapporto
ASP