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433 infortuni mortali sul lavoro nei primi sei mesi del 2016

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Sono 433 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno al 31 agosto. Erano 407 il 31 agosto del 2008 anno d’apertura dell’Osservatorio +6,1%. Erano 444 il 31 agosto 2015 -3%. Il leggero calo di quest’anno è dovuto soprattutto all’andamento della Regione Lombardia che ha fino a questo momento un calo molto vistoso delle morti per infortuni sui luoghi di lavoro.
Se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere anche quest’anno superiamo i 900 morti.

Come potete vedere, se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL dal 2008 registriamo addirittura un aumento del 6,1%. Moltissimi morti sul lavoro non erano assicurati all’iNAIL lavoravano in nero. Il 34,6% dei morti sui luoghi di lavoro sono in agricoltura, tra questi ben il 62,6% sono morti schiacciati dal trattore che guidavano. E’ l’edilizia col 19% delle morti al secondo posto di questa triste classifica. Una percentuale enorme di queste morti sono dovuta a cadute dall’alto. Moltissimi di questi morti lavoravano in nero. L’autotrasporto continua a pagare un forte tributo di sangue con l’8,3%, Tra questi tanti gli autotrasportatori morti nelle diverse categorie. Segue l’industria con il 7,6%%. Occorre chiedersi come mai una categoria così importante come l’industria che ha milioni di addetti ha percentualmente così pochi morti rispetto alle altre categorie. La risposta è semplice, in questa categoria il sindacato zoppica, ma ancora funziona ed esercita i controlli sulla Sicurezza attraverso i suoi rappresentanti. Spero di sbagliarmi, ma con l’introduzione del jobs act i morti sul lavoro aumenteranno e questo per una ragione molto semplice. Il sindacato sarà indebolito (chi si iscriverà più se potrà essere licenziato senza giusta causa e con una scusa?), ma i lavoratori non potranno più rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi pena il licenziamento con una scusa, questo è ovvio, basta guardare quello che succede in edilizia. La percentuale di lavoratori ultrasessantenni che sono morti sui LUOGHI DI LAVORO in questi otto mesi del 2016; sono il 28,2%. A causa della legge Fornero i morti in tarda età per infortuni sul lavoro sono aumentati notevolmente. Cosa aspetta il Governo a porvi rimedio? E’ disumano far continuare a lavorare da anziani chi svolge lavori pericolosi per se e per gli altri. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 10,3% sul totale. Gli stranieri morti per infortuni stanno calando percentualmente, questo sta a significare che adesso i lavori più pericolosi li fanno anche gli italiani.


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