Allora è deciso: si voterà il 4 Dicembre per il referendum. Renzi vuole diminuire l’affluenza per favorire la vittoria dei sì. Così – pensano nel giglio magico – i vecchietti resteranno a casa scoraggiati dal freddo. Gli altri saranno già con la testa sul Natale. E a chi è ancora indeciso, diranno di andare in montagna, sfruttando il ponte a due arcate dell’Immacolata.
Poi, per chi vuole proprio perdere tempo a votare, hanno preparato una scheda con una domanda che porta dritta al sì. Una specie di goloso “panettone elettorale” Come si fa a dire no alla glassa di semplificazione?.. alle mandorle del risparmio?.. alla riduzione dei parlamentari come i canditi? E poi, c’è la ciliegina finale: la soppressione del Cnel, il desiderio inconscio di milioni di italiani. Che sembrano arrabbiati perché non hanno lavoro… che sembrano indignati per la corruzione dilagante… che sembrano stremati dall’inefficienza di scuole, ospedali e tribunali… che sembrano affamati da pensioni miserrime… ma che invece – anche se a lor insaputa – hanno un solo problema: abolire il Cnel.
Insomma – pensano a Palazzo Chigi – con questa data tutto dovrebbe filare liscio per far mangiare agli italiani il panettone sì.
Sempre che non ci siano quei guastafeste del No a rovinare tutto.
O la Boschi a recitare la poesia sulla sedia
O che alla Lorenzin non passi per la testa di scrivere la letterina di Natale agli italiani.
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