Nino Pannella, cronista del “Roma” da Acerra, è stato minacciato. Gli hanno intimato a chiare lettere di non scrivere più di affari di camorra per non “far dispiacere” i banditi di turno. Sul caso stanno indagando i carabinieri e ci auguriamo che individuino al più presto gli autori delle intimidazioni.
Ma le minacce, becere come chi le ha pronunciate, non metteranno il bavaglio a nessuno. Nino, come tanti altri giornalisti minacciati, non è solo. I pezzi da Acerra continueranno ad essere pubblicati, e da oggi porteranno la firma di tanti altri giornalisti, quelle del segretario generale e del presidente della FNSI Raffaele Lorusso e Beppe Giulietti, quelle del segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, di Sandro Ruotolo, costretto a vivere sotto scorta e da sempre in prima linea per la libertà di stampa, del consigliere nazionale della Fnsi Gerardo Ausiello e di tanti, tanti altri. Siamo un esercito, nessuno può limitare il diritto di informare e di esserti informati.