Di Alessandro Cardulli
In segno di rispetto per le popolazioni duramente colpite dal terremoto pensiamo che l’informazione in questi giorni di lutto abbia un solo compito: essere accanto a tutti coloro che hanno sofferto e soffrono. Si tratta di una tragedia nazionale, e non solo, che deve vedere impegnate le istituzioni a portare i primi, essenziali, soccorsi, avviando da subito progetti per la ricostruzione di ciò che il terremoto ha distrutto.
Il terremoto è avvenuto nel momento in cui più acuto diventava lo scontro politico nel Paese. Sappiamo che è un diritto dei cittadini quello di essere informati. Tuttavia, per qualche giorno il nostro giornale eviterà la polemica politica. È una scelta difficile, e sofferta. E data l’agenda politica di questi giorni sappiamo bene quanto ve ne sarebbe bisogno, ma crediamo che anche il silenzio, a volte, valga più di mille parole. È il modo migliore, riteniamo, per esprimere il nostro cordoglio, la nostra solidarietà, la nostra vicinanza a chi ha sofferto e soffre per un sisma che, di nuovo, colpisce le popolazioni dell’Appennino. Vogliamo credere che il nostro appello alla sobrietà, sia anche una indicazione per le forze politiche.